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Nuovo preventivatore Ivass, lo Sna chiede un rinvio

Il sindacato ha scritto all'Autorità per chiedere un differimento al primo gennaio 2023 delle nuove disposizioni riguardanti il contratto base Rca e l’obbligo per gli agenti di interrogare il preventivatore a ogni rinnovo e stipula di contratti

Nuovo preventivatore Ivass, lo Sna chiede un rinvio
Il Sindacato nazionale agenti chiede il differimento dell’entrata in vigore, fissata per il prossimo marzo, delle nuove disposizioni riguardanti il contratto base Rc auto e l’obbligo per gli agenti di interrogare il Preventivatore Ivass a ogni rinnovo e stipula di contratti Rca. In una lettera inviata lo scorso 5 febbraio all’Autorità di vigilanza e firmata dal presidente Claudio Demozzi, lo Sna evidenzia “elementi contraddittori e certamente incoerenti con la disposizione normativa in parola, negli obblighi che Ivass intende porre soprattutto a carico degli agenti plurimandatari (obbligo di interrogazione del Preventivatore, esclusivamente tramite accessi forniti dalle mandanti, con elaborazione di tanti preventivi quante sono le imprese rappresentate dall’agente), di rilevante impatto negativo sull’attività degli intermediari professionali”.
Secondo il sindacato, questo nuovi obblighi ostacolerebbero la diffusione del plurimandato e introdurrebbero “ulteriori adempimenti burocratici il cui riflesso positivo per gli interessi degli assicurati appare assai remoto”.
In attesa che da parte del ministero competente e dell’Ivass siano formulate le ipotesi regolamentari, si legge nella missiva, “riteniamo doveroso richiedervi quantomeno il differimento al 1 gennaio 2023 dell’eventuale entrata in vigore delle nuove disposizioni che, se non modificate, comporterebbero preoccupanti aggravi gestionali per tutte le agenzie assicurative e il concreto pericolo di compromettere la conformità gestionale (compliance) degli intermediari tutti.

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