Insurance Trade

Lo Sna ha una corrente interna

L’iniziativa, battezzata “Movimento di opinione sostenitori Sna” (Moss) è stata lanciata da D’Andrea, Del Medico, Liberati e Salvi per proporre un punto di vista critico sul come il sindacato ha affrontato alcuni temi caldi per la categoria

Lo Sna ha una corrente interna
Nasce una corrente interna al Sindacato nazionale agenti: il Moss, acronimo di “movimento di opinione sostenitori Sna”. L’iniziativa è stata presa da quattro figure di primo piano del sindacato: Umberto D’Andrea, Marco Del Medico, Pisana Liberati e Roberto Salvi.
La nascita di Moss è stata comunicata ufficialmente al presidente dello Sna, Claudio Demozzi, con una lettera all’interno della quale si sottolineano i motivi che hanno portato a dare vita a questo movimento. I promotori di Moss si rivolgono a quanti hanno “una idea critica su come il nostro sindacato abbia affrontato e gestito i temi caldi per la categoria”, e non condividono alcune attività, o meglio, “alcune inerzie del sindacato su quelle che, a nostro avviso, rappresentano vere e proprie priorità”. I punti criticati riguardano in particolare quattro argomenti: le iniziative intorno al Regolamento 45 di Ivass, il grande tema della disintermediazione, quello dei modelli distributivi e la digitalizzazione, “senza trascurare ovviamente le non risposte alle circostanziate richieste di chiarezza di alcuni Iscritti, sulla gestione di istituti di servizio agli iscritti”, scrivono i promotori dell’iniziativa, che sottolineano l’intento di “dare organicità e struttura a chi, come noi, intende avere un pensiero libero, diverso da quello dettato e omologato dal vertice Sna”.
Moss punta ad avere “uno spirito critico sulle attività dell’esecutivo”, ma al tempo stesso propositivo “se ci sarà dato spazio e opportunità”. “Ti scriviamo – si legge nella missiva – perché vogliamo che la nostra iniziativa, sia nota a te e agli iscritti, proprio perché contiamo di dare un corretto ed efficace contributo all’attività del sindacato”, sottolineando che “siamo iscritti a Sna e continueremo a esserlo i n futuro. Diffidiamo chiunque dal solo lontanamente pensare a idee o progetti di diaspore già tristemente vissute in passato”. Anzi, prosegue la lettera, “contiamo sul tuo supporto affinché la nostra attività, ancorché scomoda, magari non gradita, sia rispettata da coloro i qua li proveranno ad attribuirle falsi obiettivi. Siamo e resteremo profondamente rispettosi di valori e principi alla base del nostro sindacato e ribadiamo con forza il nostro impegno a essere in Sna, con Sna e per Sna”, pertanto “riteniamo quindi fondamentale che nella denominazione del nostro movimento sia riportata la sigla Sna”.
D’Andrea, Del Medico, Liberati e Salvi concludono la loro lettera sottolineando l’intenzione di ribadire “la nostra convinta appartenenza a quel sindacato che intendiamo rafforzare con la nostra iniziativa”, e rivolgendosi a Demozzi, si rendono disponibili “qualora tu ritenga di voler avviare con noi un confronto sui tanti temi citati, o più in generale, su perimetro, finalità e modalità operative della nostra iniziativa”.

La risposta di Claudio Demozzi

Laconica la risposta del presidente Claudio Demozzi. “Ho ricevuto la vostra lettera odierna e vi informo che lo statuto del sindacato non riconosce forme partecipative organizzate in correnti o movimenti. Nel rispetto delle regole democratiche della nostra organizzazione – scrive il presidente – ogni iscritto ha la possibilità di partecipare agli organi statutari preposti, portando il proprio contributo alla discussione ed all'assunzione delle decisioni collettive”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti