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Accordo Poste-Genertel-Linear, lo Sna chiama gli agenti alla mobilitazione

La replica dell’Aua: battaglia mediatica, meglio guardare l’evoluzione del mercato e rafforzare la centralità delle agenzie facendo sistema con la compagnia

Accordo Poste-Genertel-Linear, lo Sna chiama gli agenti alla mobilitazione
L’accordo fra la società di brokeraggio assicurativo di Poste Italiane e le compagnie dirette Genertel e Linear sta animando il dibattito in ambito sindacale. Il 16 giugno scorso lo Sna ha scritto alle rappresentanze agenziali di Generali Italia (Gagi, Gaat, Unat, Gaag, Anagina) e a quella unitaria di UnipolSai (Aua) per chiamare gli agenti alla mobilitazione.

La lettera dello Sna

Secondo il presidente del sindacato, Claudio Demozzi “da alcuni anni Poste Italiane sta progettando una nuova modalità distributiva” da attuare presso gli oltre 10mila sportelli, presenti su tutto il territorio nazionale, per l’offerta di polizze assicurative rami danni. “Fin dal 2018 – ha affermato Demozzi – il Sindacato nazionale agenti cerca di contrastare questa iniziativa, attraverso un’intensa attività istituzionale, evidenziando il rischio che l’ingresso sul mercato di una tale forza commerciale possa mettere a repentaglio la centralità distributiva della nostra figura professionale e la relativa quota di mercato, a tutt’oggi largamente maggioritaria”.
Lo Sna, ha spiegato Demozzi, “ha fin da subito preso posizione sull’inopportunità di questa operazione, apparendo chiare le ragioni che spingono Poste Italiane a rafforzare la propria presenza nel settore della distribuzione assicurativa. Il mercato non sarebbe certamente in grado di reggere l’ingresso di oltre 10mila sportelli postali che diventerebbero altrettante nuove agenzie di assicurazione e che andrebbero ad aggiungersi alle 12.000 già operanti”. Secondo lo Sna, il rischio, dunque, “è quello di destabilizzare il comparto delle agenzie di assicurazione oggi operanti in Italia, che nonostante le enormi difficoltà in termini di redditività, gestisce l’80% delle polizze Rc auto”, con una ricaduta “tremenda”  in termini di perdita di posti di lavoro sarebbe tremenda, “considerando che gli effetti di un simile sovraffollamento di operatori investirebbero anche i collaboratori e i dipendenti delle agenzie”.
Rivolgendosi direttamente ai gruppi agenti citati in precedenza, Demozzi chiede loro di informare lo Sna “sulle iniziative che intendete intraprendere per ostacolare, limitare o impedire la realizzazione dell’accordo distributivo in parola”.

La replica di Aua

Oggi è arrivata la risposta dell’Aua, firmata dal comitato dei presidenti. Gli agenti UnipolSai ricordano di essersi relazionati “più volte anche con il massimo vertice della compagnia, rappresentando le preoccupazioni e i pericoli che questo accordo può rappresentare per la rete UnipolSai e l’intera categoria. Nel corso del tempo – prosegue la lettera – abbiamo seguito e condiviso le azioni politiche messe in atto da Sna per contrastare questa iniziativa ma purtroppo, al di là del pur rilevante effetto mediatico, non ci sono stati risultati concreti che abbiano impedito o limitato la definizione dell’accordo distributivo in oggetto”.
Aua ricorda poi la notizia di questi giorni che anche Telepass (iscritta in E) sta pubblicizzando la possibilità di stipulare polizze auto per il tramite di Telepass Broker. “Si stanno moltiplicando nuove modalità di proposta e distribuzione in funzione della domanda, caratterizzata da un nuovo approccio all’acquisto di prodotti di massa come l’auto. Vengono costituiti gruppi di acquisto per avere più forza contrattuale e beneficiare di migliori condizioni (anche per le abitazioni), come una quantità crescente di beni o servizi vengono proposti già coperti della loro specifica assicurazione. E non abbiamo ancora misurato lo sviluppo potenziale della distribuzione via web”.
Aua e UnipolSai, ricorda la missiva, hanno sottoscritto già nel 2017 accordi normativi ed economici articolati e compositi, “che prevedono una pluralità di interventi a tutela delle agenzie per consentire alle stesse di evolvere e svilupparsi in questo nuovo contesto di mercato: i nostri accordi e l’accoglimento delle nostre istanze nel piano industriale 2019 / 2021 ribadiscono la centralità della rete agenziale nel sistema distributivo del gruppo Unipol. Siamo fortemente convinti che in ambito aziendale la strada più corretta sia quella di rafforzare la relazione e la centralità delle agenzie a livello di Sistema con la compagnia, uno sforzo, questo, che ci vede fortemente impegnati quotidianamente, come, siamo altrettanto convinti che solo l’azione del sindacato possa trovare una risposta utile per tutta la categoria”.
Secondo gli Agenti UnipolSai Associati, la categoria tutta, unita, “dovrebbe interrogarsi e cercare risposte al passo con i tempi, con l’evoluzione dei comportamenti di acquisto e conseguentemente della distribuzione, poiché il ruolo dell’agente rimarrà fondamentale nella consulenza e nell’assistenza, che possono essere garantite solo dalla nostra professionalità, se sapremo anche cogliere le nuove modalità di relazione con i clienti”.


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