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Pool Re: Regno Unito

La società di riassicurazione, creata per coprire le perdite causate da atti di terrorismo, è stata istituita nel 1993 come risposta alle restrizioni sulla copertura dei danni da terrorismo imposte sul mercato britannico dopo l’ondata di attacchi legata al conflitto nordirlandese

Pool Re: Regno Unito hp_vert_img
Pool Re è una società di riassicurazione creata per coprire le perdite risultanti da atti di terrorismo perpetrati nel Regno Unito, in base a una legge delega del parlamento britannico, il Reinsurance (Terrorism) Act 1993. Uno speciale accordo prevede che, se Pool Re dovesse esaurire le sue risorse in seguito al pagamento di un numero eccessivo di sinistri, il ministero del Tesoro britannico intervenga per supportarlo.
Pool Re è stato istituito nel 1993, quasi un decennio prima dell’attacco alle Torri Gemelle di New York, come risposta alle restrizioni sulla copertura dei danni da terrorismo imposte sul mercato britannico, dopo l’ondata di attacchi che colpirono Londra e l’intero paese, per la questione legata al conflitto nordirlandese. 
Il governo del Regno Unito decise così di stipulare un accordo con Pool Re e di mettere a disposizione i fondi per il pagamento dei sinistri, in caso di esaurimento del suo patrimonio.
Per dare un’idea del suo operato, nel periodo compreso tra il 1993 e il 2012, Pool Re ha rimborsato i danni conseguenti agli attacchi terroristici verificatisi nel paese, per un valore di oltre 625 milioni di sterline.
All’epoca dell’attacco dell’11 settembre 2001, l’ambito di azione di Pool Re era limitato ai danni da incendio ed esplosione, inclusi quelli consequenziali e indiretti. La copertura era prestata in base alla definizione di terrorismo presente nel Reinsurance Act del 1993 ed eventuali altri danni conseguenti ad attacchi terroristici venivano coperti dalle compagnie di assicurazione del mercato, dal momento che le stesse erano ancora in grado di reperire protezione riassicurativa per questo tipo di eventi.
In seguito agli attentati dell’11 settembre, però, si verificarono cambiamenti sostanziali nel mercato riassicurativo. I riassicuratori iniziarono ad applicare esclusioni specifiche per i danni non coperti dal Pool e a proporre una definizione più precisa e limitata per l’evento terroristico.
Alla luce di questo cambiamento, si decise di estendere l’ambito di applicazione di Pool Re, anche perché la gamma di armi a disposizione dei terroristi era divenuta assai più ampia di quanto previsto in precedenza. Un classico esempio era costituito dalla possibilità di un attacco nucleare, chimico o batteriologico, ovvero dall’eventualità che i terroristi potessero usare una cosiddetta “bomba sporca”.
La copertura prestata da Pool Re fu quindi ampliata in forma All Risks e sebbene esista ancora un potenziale divario tra le condizioni dallo stesso offerte e le esclusioni che a volte compaiono negli accordi di riassicurazione dei membri che lo compongono, la maggior parte delle polizze in esso rientranti fornisce una copertura piuttosto completa. Pool Re è una compagnia di mutua riassicurazione. L’adesione non è obbligatoria, ma tutte le compagnie di assicurazione o i sindacati dei Lloyd’s autorizzati a operare nel Regno Unito possono farne parte. 
Gli assicuratori che ne sono membri sono obbligati a fornire copertura per il rischio del terrorismo, alle condizioni previste dal pool. Le tariffe sono stabilite in uno speciale manuale di sottoscrizione fornito a ciascun membro. 
I tassi applicati per i danni materiali e diretti dipendono dalla zona geografica e si basano sul codice postale dell’ubicazione assicurata. In genere, si tratta di zone che dipendono dalla loro posizione nel territorio londinese o in altri centri urbani, oppure nel resto del paese, in Scozia o Galles. La tariffa per i danni da interruzione dell’attività è invece unica. Le tariffe vengono applicate all’importo assicurato e i relativi premi vengono pagati dagli assicurati ai soci, che poi li riversano a Pool Re entro un mese dalla chiusura del trimestre di entrata in copertura. Considerati i suoi meccanismi, è molto importante che Pool Re disponga di informazioni dettagliate sul tipo di esposizione del portafoglio di tutti i membri, inclusi i dettagli delle ubicazioni assicurate, con i relativi codici postali. Perché un evento sia riconosciuto come atto terroristico è necessaria una certificazione da parte del ministero del Tesoro o una decisione da parte di un tribunale. 
La legge definisce gli atti di terrorismo come atti commessi da persone che agiscono per conto di, o in connessione con, qualsiasi organizzazione che svolga attività dirette al rovesciamento o ad influenzare, con la forza o la violenza, il governo di Sua Maestà o qualsiasi altro governo de jure o de facto.
L’ambito territoriale della copertura riassicurativa è limitato all’Inghilterra, Galles e Scozia, escluse le zone marine. Lo schema non si estende alle Isole del Canale o all’Isola di Man. Qualora i membri del pool volessero offrire una copertura territoriale più ampia, la stessa non sarebbe protetta dal contratto di riassicurazione.
Gli unici danni che sono esclusi dalle condizioni di Pool Re sono quelli derivanti da guerra e pirateria informatica, virus e attacchi DDOS (Denial of Service). Sono inoltre esclusi i danni subiti dagli impianti nucleari, in quanto coperti da un apposito accordo: il Pool Re Nucleare.
La riassicurazione non si applica alle polizze Trasporti, Aviazione e Motor (Rc auto). 
È previsto un limite massimo per ciascun evento e in aggregato per ciascuna annualità, per ciascun membro del pool. Vi è pure una sorta di franchigia, ovvero una somma che viene ritenuta da ciascun socio, che viene stabilita annualmente e viene comunicata ai membri, prima dell’inizio del relativo anno di sottoscrizione. 
L’attuale limite risarcibile è pari a 100 milioni di sterline per ciascun evento e 200 milioni di sterline in aggregato annuo, con una franchigia di 100mila sterline per evento e 200mila per anno, per ciascun membro del pool.
Fino al 2015 Pool Re non trasferiva alcuna parte del rischio gestito sul mercato riassicurativo mondiale, ma dopo tale data sono stati stipulati trattati triennali a protezione dell’esposizione complessiva.

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