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Benchmark

Si tratta di una tecnica di confronto utilizzata in molti settori e con obiettivi differenti, finalizzata a meglio definire il proprio obiettivo in termini di qualità di prodotto o performance, di prezzo o di mercato

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Benchmark è il termine inglese con cui, nell’ambito di sistemi appartenenti alla stessa categoria, si indica il punto di riferimento utilizzato come confronto su una specifica misurazione.
Nella finanzia, ad esempio, il benchmark serve a valutare i rendimenti dei fondi di investimento e rappresenta un parametro oggettivo, costituito da indicatori finanziari di comune utilizzo, come gli indici azionari.
In economia, si definisce genericamente benchmark una metodologia basata sul confronto sistematico di una serie di fattori, che permette alle aziende di misurarsi con i migliori competitor appartenenti al medesimo settore e di apprendere da questo confronto come migliorare il proprio rendimento.
In pratica, esistono vari tipi di benchmark, a seconda dei fini che ci si propone di ottenere. Uno dei tanti è il cosiddetto benchmark energetico, che ha lo scopo di confrontare i consumi delle diverse aziende ed è regolato da una norma UNI CEI, che definisce la “metodologia di benchmarking dell’efficienza energetica”.
I vantaggi offerti da questo metodo di confronto sono basati sulla trasparenza, rappresentatività e replicabilità degli indici utilizzati, che devono garantire una valutazione il più possibile oggettiva del sistema osservato. 

L’utilizzo nel settore assicurativo
In ambito assicurativo, l’uso del benchmark consente di confrontare costi e benefici di prodotti assimilabili, come avviene con certi comparatori, ormai assai popolari, utilizzati per valutare i contratti assicurativi di largo consumo, come le polizze auto o quelle per l’assicurazione delle abitazioni.
Questo principio consente anche di elaborare sofisticati sistemi di rating, ponendo come parametro di riferimento una combinazione di fattori tecnici dei quali si riconoscono i risultati positivi, ove non si sia in possesso di statistiche sufficientemente accurate per elaborare un sistema autonomo. 
In tal caso, è possibile individuare valori target da studiare e imitare, trasferendoli da un sistema a un altro con il metodo del confronto e scegliendo se considerare il miglior risultato per ogni categoria di rischio, oppure un best in class, che presenta la migliore combinazione di risultati nelle categorie di riferimento.
Ad esempio, è possibile confrontare gli andamenti di una classe di rischio in contesti geografici differenti, mirando a individuare linee di comportamento non ancora attuate nel proprio mercato e a trasferirvele, adattandole allo specifico contesto giuridico. 
Un modello tipico di benchmark in ambito assicurativo potrebbe essere costituito dalle ricerche condotte per mezzo di interviste ai top manager di grandi imprese che intendessero istituire società captive, per far fronte alle proprie esigenze assicurative. Attraverso il confronto delle risposte fornite, è infatti possibile individuare le best practices da adottare nel mercato di riferimento, allo scopo di migliorare l’operatività di tali aziende, ad esempio, sul piano fiscale, contabile, di governance e della gestione finanziaria. 

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