Il welfare aziendale cresce e fa bene all'impresa e al Paese

Oggi 1 impresa su 2 è attiva in almeno quattro aree di welfare aziendale e sono triplicate quelle molto attive (dal 7% al 19,6%) appartenenti a tutti i settori produttivi. A dirlo è il Welfare Index Pmi 2019, presentato oggi a Roma da Generali Italia alla presenza di imprenditori, istituzioni e associazioni di categoria. 

Il welfare aziendale non è più solo appannaggio delle grandi imprese (che risultano comunque molto attive nel 71% dei casi), ma si va diffondendo anche nelle microimprese (dal 6,8% del 2016, all’attuale 12,2%), nelle piccole (dall’11% al 24,8%) e nelle medie (dal 20,8% al 45,3%), perchè aumenta il benessere dei lavoratori, la produttività aziendale e fa bene al Paese, incidendo positivamente sulle comunità locali. Ma solo se diventa un progetto d'impresa che parte dall'ascolto.

Tuttavia, c’è ancora molto da fare per diffondere la conoscenza: solo il 27% delle pmi ha una cognizione della normativa tale da intraprendere iniziative in tal senso. Oltre a questo è necessario incrementare le reti d'impresa, il networking e i servizi comuni che aiutano le piccole realtà a fare welfare. Ma, ancora di più, ha spiegato il ministro per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta, Riccardo Fraccaro, è necessario lavorare per colmare il gap Nord-Sud laddove i contratti contenenti misure di welfare aziendale sono il 76% al Nord Italia, il 16% al Centro e solo l’8% al Sud.