Insurance Trade

UnipolSai, l'assemblea degli azionisti dà il via libera al dividendo

Cimbri: la fusione ha creato 4,3 miliardi di euro di valore rispetto alla somma delle singole società precedenti; il marchio Milano Assicurazioni destinato a scomparire

Watermark 16 9
La nascita di UnipolSai è il risultato di un progetto coerente nel tempo. Molti risultati sono già visibili, ma richiederà ancora un paio d'anni di intenso lavoro". È con queste parole che l'amministratore delegato di UnipolSai, Carlo Cimbri (nella foto), in apertura dell'assemblea degli azionisti della compagnia, tenutasi ieri a Bologna, ha inquadrato il lungo cammino che ha portato alla nascita dell'attuale prima compagnia danni in Italia. "Un piano fondato su sinergie industriali, solidità patrimoniale in ottica di creazione di valore e gestione delle partecipazioni ex Fondiaria Sai secondo una logica finanziaria e di gestione del rischio. Oggi UnipolSai - ha osservato Cimbri - capitalizza 7,4 miliardi prima della distribuzione di 550 milioni di dividendi. Con un delta di valore di 4,3 miliardi, oltre il 130-140% in più rispetto a poco prima che il progetto di fusione venisse annunciato nel 2011". Cimbri ha ricordato che dal 31 gennaio 2012 (data in cui fu annunciato l'accordo Unipol-Fonsai), chi ha seguito gli aumenti di capitale ha guadagnato dal 90% (per quanto riguarda Ugf ord) al 513% (Milano Assicurazioni risp), mentre chi non era azionista e ha investito negli aumenti di capitale l'incremento di valore è stato tra il 168% (Fonsai ord) e il 404% (Unipol priv).

Addio alla divisione Milano Assicurazioni

Il numero uno di UnipolSai ha anche ripercorso il complesso quadro regolamentare in cui è avvenuta l'operazione, che è dovuta passare per 12 diverse autorizzazioni chieste a diverse Autorità di vigilanza e sottostare a prescrizioni di inusitato rigore. Una di queste imponeva alla nuova compagnia la cessione di una quota di premi danni di Milano Assicurazioni, attualmente in fase di passaggio ad Allianz. Parando con la stampa a margine dell'assemblea, Cimbri ha rivelato che "il marchio Milano Assicurazioni è destinato a scomparire. Per ora sopravvive, fino a quando non sarà completato il tasferimento delle agenzie ad Allianz. Successivamente - ha spiegato Cimbri - non lo utilizzeremo neanche a livello divisionale".
Quanto alle previsioni per l'andamento del comparto danni, parte preponderante del business della compagnia, Cimbri ritiene che la diminuzione della raccolta che si è già osservata nel 2013, continuerà anche per l'anno in corso. "Credo che la diminuzione complessiva della raccolta nel settore auto, dove in particolare vi è una forte compressione dei prezzi che incide sul premio medio, continuerà anche per l'anno in corso". Questo. Tuttavia, si accompagna "a una tenuta della frequenza dei sinistri: la base premi diminuirà, dunque bisognerà lavorare sull'efficienza". Cimbri, tuttavia, esclude un intervento sulle tariffe: "in tema di competizione di mercato non ci sono condizioni per aumentarle".

L'approvazione del bilancio

L'assemblea, che ha visto Cimbri rispondere a più di sessanta domande fatte pervenire nei giorni scorsi dagli azionisti, con qualche intervento particolarmente polemico nei confronti dell'ad da parte di alcuni azionisti di risparmio, si è conclusa con l'approvazione di tutti i punti all'ordine del giorno, tra cui l'approvazione della distribuzione di dividenti per complessivi 550 milioni di euro circa, con data di inizio del pagamento fissata per il 22 maggio: 0,19 euro per ciascuna azione ordinaria (in totale circa 440 milioni di euro), 19,64 euro per ciascuna azione di risparmio A (in totale circa 25 milioni di euro) e 0,22 euro per ciascuna azione di risparmio B (in totale 85 milioni di euro). L'assemblea, inoltre, ha dato il via libera alla nomina a componente del cda di Paolo Cattabiani (in sostituzione del dimissionario Marco Pedroni), e a quella di Sergio Lamonica come sindaco effettivo (sindaco supplente sarà Domenico Livio Trombone).

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Articoli correlati

I più visti