Manovra, l’apertura dalle assicurazioni
Se le richieste del governo saranno equilibrate, il settore non si opporrà. Liverani (Ania) dice sì a un “supporto di solidarietà”. Anche per Cimbri (Unipol) “non ci si deve sottrarre a fare la propria parte”
Il settore assicurativo si dice pronto a offrire il proprio contributo nella prossima legge di Bilancio. Il presidente dell’Ania, Giovanni Liverani, in un’intervista pubblicata ieri sul quotidiano triestino Il Piccolo, ha chiesto che questo “supporto di solidarietà” sia però guidato da “criteri di proporzionalità, equità e ragionevolezza”.
Secondo Liverani, tirarsi indietro significherebbe “rinunciare a quello che è il nostro vero obiettivo: trasformare la percezione di un settore che oggi viene considerato un semplice modo di fare impresa nel potente strumento di equità sociale e soluzione di problematiche di interesse collettivo quale esso è, che possa spianare la strada per la soluzione di problemi socioeconomici su cui lo Stato da solo non riesce a operare con successo”.
Un contributo, sottolinea, le assicurazioni lo hanno già dato “in una fase molto delicata dell'evoluzione della spesa pubblica italiana”. E sono pronte a farlo ancora. “Non stappando le bottiglie di prosecco, come dice il ministro, ma senza indebolirci nel nostro ruolo primario che è quello di proteggere famiglie e imprese”.
Sul contributo del settore assicurativo in manovra sono arrivate parole di apertura anche dal presidente di Unipol, Carlo Cimbri. “Se le richieste sono equilibrate – ha detto – penso che non ci si debba sottrarre a fare ognuno la propria parte, e penso che il settore finanziario contribuirà in maniera importante all'ultima manovra: dei conti in ordine beneficiamo tutti, non solo i cittadini ma anche le aziende”. Cimbri ha parlato a margine di un ricevimento organizzato all'ambasciata d'Italia a Washington per i 50 anni della Niaf.
“Mi pare – ha spiegato il presidente di Unipol – che ci sia stata una interlocuzione che ha rappresentato da un lato le esigenze dei nostri conti e che dall'altro lato chi ha condotto le discussioni abbia tenuto conto delle possibilità dei singoli settori: mi sembra un buon punto di equilibrio”.
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