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Vittoria, nel 2015 migliorano i rami elementari

In generale, gli affari del comparto danni crescono del 3,5% mentre il settore vita perde il 14,8%

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Il gruppo Vittoria ha approvato i risultati consolidati al 31 dicembre 2015, segnalando un utile netto in calo del 2,4%, pari a 70,6 milioni di euro, contro i 72,3 milioni di euro dell’esercizio precedente. Come per altre compagnie, il risultato è penalizzato dal ricalcolo della fiscalità anticipata e differita a seguito della riduzione dell’aliquota Ires dal 27,5% al 24%. Il risultato netto, senza ricalcolo, sarebbe stato pari a 80,1 milioni, con un incremento del 10,8%. Il Roe è pari al 13,1% contro il 15% del 2014. L'obiettivo del gruppo è un utile netto pari a 87,5 milioni di euro per l'anno in corso.  
Il cda ha proposto all'assemblea un innalzamento del dividendo da 0,19 a 0,20 centesimi. 

La raccolta è sostanzialmente in linea con lo scorso esercizio: al 31 dicembre 2015, i premi ammontavano a 1.281,6 milioni di euro (1.282,5 al 31 dicembre 2014) con un incremento nei rami danni del 3,5% e un peggioramento nel vita pari al 14,8%. Il segmento immobiliare ha fatto registrare una perdita netta di 12 milioni, in miglioramento dalla perdita dell'anno precedente, (16,5 milioni). 
Il leggero peggioramento del ramo Rc auto è compensato dal miglioramento dei rami elementari che hanno beneficiato di una riduzione del rapporto sinistri a premi, grazie all’incremento dei premi pari al 3,8% e alla minore incidenza dei danni da sinistri gravi. Male il risultato dei rami credito e cauzione a causa del perdurare della crisi economica.  
Il patrimonio netto di gruppo si attesta a 691,2 milioni di euro, per una crescita del 12,5%. 

Per quanto riguarda la capogruppo, Vittoria Assicurazioni, l’utile netto, secondo i principi contabili italiani, ammonta a 66,3 milioni di euro contro i 74,9 milioni del 2014, per un calo dell'11,6%. Il risultato dell’esercizio è penalizzato dal ricalcolo dell'Ires.
Il rapporto sinistri a premi e il combined ratio sono pari al 63,9% e all' 89,1%, in miglioramento rispetto al 65,5% e al 90,7% dell'anno precedente.  
La raccolta complessiva ammonta a 1.287,5 milioni, in leggerissimo avanzamento rispetto ai 1.283,8 milioni del 31 dicembre 2014, con un incremento nei rami danni del 3,5% e un decremento nei rami vita del 12,9%. 

"Il momento di crisi generalizzata - si legge in una nota - ha avuto impatto anche sugli investimenti che la compagnia ha nel settore immobiliare, portando a rettifiche di valore su azioni e quote per complessivi 12,8 milioni di euro. Il risultato dell’esercizio beneficia del realizzo di proventi straordinari per 9,4 milioni di euro, a seguito della vendita di titoli assegnati al comparto durevole. Tale operazione è avvenuta al fine di contenere il rischio di tasso di interesse, effettuando un riallineamento delle duration dei portafogli vita e danni, con la conseguente vendita di titoli di stato italiani assegnati al comparto durevole per 45 milioni di euro". 

Gli investimenti ammontano complessivamente a 2.634,6 milioni (+10,5% rispetto al 31 dicembre 2014). I proventi ordinari e straordinari degli investimenti con rischio a carico della società ammontano a 52,7 milioni, con un calo del 5,9% rispetto all'anno precedente, proprio a causa della rettifiche. 

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