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Mario Greco lascia Generali per Zurich

Il Leone di Trieste ha confermato l'uscita del ceo che non rinnoverà il mandato. Dal primo maggio prossimo guiderà la compagnia svizzera

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Le indiscrezioni si rincorrevano da più di un mese, ma ora è ufficiale: il ceo di Generali, Mario Greco, lascia la guida del gruppo triestino per passare al timone di Zurich (gruppo dove, peraltro, ha già ricoperto il ruolo di ceo del Global insurance). Lo confermano le due società. Greco sarà operativo in Zurich dal primo maggio prossimo. 

Greco rappresenta la figura ideale di cui il gruppo svizzero è alla ricerca per sostituire il dimissionario Martin Senn: ha forte senso del business, know-how nel settore assicurativo ed esperienza come ceo. Le dimissioni di Senn dalla sua carica di ceo del gruppo svizzero (ruolo che ricopriva dal 2010) erano state annunciate lo scorso 1 dicembre. Il presidente del consiglio d'amministrazione Tom de Swaan è stato designato ceo ad interim con effetto immediato.
La trattativa tra gli azionisti di Generali e Greco per il rinnovo del mandato del manager, in scadenza questa primavera, era in corso da alcune settimane. Da tutti i grandi soci della compagnia poi si erano raccolte voci, ufficiali o informali, circa l'intenzione di confermarlo, anche dopo le prime notizie su un'offerta per portarlo a Zurich. Tra gli azionisti del Leone, anzi, si registrava un clima piuttosto sereno sull'esito della trattativa, al punto che non sarebbe stato ancora individuato un suo possibile sostituto.  
Dalle voci che trapelano, al momento si tende a escludere che alla base della volontà di Greco di lasciare il Leone ci possano essere dei contrasti sulla gestione del gruppo. Le ultime indiscrezioni riportate dal settimanale svizzero Sonntagszeitung nei giorni scorsi avevano riferito che la nomina del nuovo ceo di Zurich sarebbe stata annunciata in concomitanza con il cda dell’esercizio 2015, in agenda l’11 febbraio.

Il tonfo in Borsa

A Piazza Affari il titolo Generali è stato fortemente penalizzato e ha chiuso in forte calo la seduta: le azioni hanno perso il 3,15% a 14,15 euro per share. Il titolo, che a fine mattinata registrava un leggero ribasso, è stato improvvisamente congelato in asta di volatilità intorno alle 16, quando le voci del possibile addio di Greco si sono fatte più insistenti; riammesso alle contrattazioni, è sceso fino a perdere il 5% (13,88 euro il prezzo minimo toccato), per poi recuperare marginalmente le perdite sul finale. Abbastanza sostenuto il volume degli scambi, con oltre 17 milioni di pezzi passati di mano, vale a dire quasi l'1,1% del capitale.

Fitch lascia il rating inalterato

Proprio in concomitanza con il susseguirsi di queste voci, l’agenzia di rating Fitch ha confermato il rating ifs di Generali e delle sue società ad A-. Gli outlook sono confermati stabili. Fitch, segnala Generali, ha spiegato che il rating rispecchia il rafforzamento patrimoniale del gruppo, la prospettiva che la performance operativa continui a essere solida e che l'azione del management prosegua nel preservare il capitale e ridurre la leva finanziaria. Sulla base del modello interno di Fitch (Fbm), la posizione di capitale di Generali a fine 2014 si conferma a livello strong ed è ora prossima al livello superiore "very strong" grazie al miglioramento della patrimonializzazione del gruppo.

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