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PartnerRe, Exor alza ancora l'offerta

Nell'incontro con gli azionisti, John Elkann ha rilanciato una proposta che complessivamente passa dai 137 dollari per azione ai 143. Spedita una lettera agli azionisti-dipendenti contro l'accordo con Axis

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Exor annuncia nuove condizioni contrattuali migliorative per gli azionisti di PartnerRe. In un meeting organizzato nei giorni scorsi a New York, il presidente della finanziaria italiana, John Elkann, ha garantito agli azionisti un aumento di 100 punti del dividendo, in caso di accordo. Per gli azionisti ordinari è stata introdotta una disposizione "go shop" che permette a PartnerRe di sollecitare offerte da terze parti  dopo l'eventuale deal. In questo modo, il valore della proposta vincolante di Exor salirebbe di fatto a 143,89 dollari per azione contro i 137,5 dell'ultima offerta. Exor si impegna inoltre a non rimborsare le azioni privilegiate sino a inizio 2021 e a non distribuire agli azionisti ordinari più del 67% degli utili.  

Lunedì 6 luglio, la finanziaria della famiglia Agnelli ha messo in guardia i dipendenti-azionisti sul rischio licenziamenti in caso di finalizzazione dell’accordo di fusione con Axis. È quanto è scritto in una lettera che la finanziaria ha inviato a tutti i dipendenti di PartnerRe che sono anche azionisti, esortandoli a votare contro il piano di fusione con Axis.   
“I complessi rischi di integrazione previsti nel progetto di fusione con Axis”, si legge nella lettera, “possono portare a perdite di clienti e di agenti pieni di talento”. Inoltre, prosegue Exor, “ci saranno probabilmente numerosi esuberi”, poiché da un recente documento la maggior parte delle sinergie, valutate in 200 milioni, saranno ottenute “attraverso licenziamenti”. Ecco perché Exor chiede che gli azionisti di PartnerRe respingano l’operazione con Axis. 

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