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Unipol-Fonsai: l’antitrust blocca il piano di fusione

Jonella Ligresti lascia la presidenza di Fondiaria-Sai, al suo posto Cosimo Rucellai

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La strada verso la Grande Unipol si va configurando sempre più come un percorso ad ostacoli: ieri è arrivato lo stop dell'Antitrust con l'avvio di un'istruttoria che blocca ogni trattativa sui concambi di fusione in cui sono chiamati in causa insieme al colosso bolognese, Premafin, Fonsai e Milano assicurazioni, anche Mediobanca e Generali. Inoltre, in serata è stato ufficializzato l'abbandono della presidenza da parte di Jonella Ligresti, primogenita di Salvatore, in favore dell'avvocato fiorentino Cosimo Rucellai. Ligresti, che rimane in Fonsai come vice presidente insieme a Massimo Pini, ha precisato che la decisione di non ricandidarsi alla guida della società risponde alla volontà, in un momento così delicato, di evitare qualunque eventuale strumentalizzazione della mia permanenza nella carica".
L'intero piano di riassetto rischia di essere bloccato fino a metà luglio perché il garante completerà l'istruttoria entro 45 giorni, poi l'Isvap avrà un mese di tempo per esaminare la relazione e dare il suo parere. La questione su cui l'Antitrust dovrà pronunciarsi riguarda da un lato la possibilità che la fusione a quattro possa dar vita ad una "posizione dominante in diversi mercati assicurativi" - e in particolare in quello delle polizze Rc auto - dall'altro gli intrecci finanziari, azionari e personali che si verranno a determinare tra Mediobanca e il gruppo Ugf-Premafin alla luce dei preesistenti legami tra Mediobanca e il Leone.
L'Antitrust ha esplicitamente chiarito che occorre valutare gli effetti della concentrazione anche in termini di "rischio di disincentivo a competere" per le Generali rispetto al nascente gruppo visto il "controllo di fatto" che Mediobanca esercita sul gruppo triestino (di cui detiene una quota del 13,4%) e allo stesso tempo il ruolo che, per diverse ragioni, gioca nella partita Unipol. L'Authority in sostanza vorrebbe evitare che la doppia veste di finanziatore e regista dell'integrazione nonché di potenziale socio del nuovo agglomerato assicurativo, porti Mediobanca a diventare il deus ex machina sia di Generali che della Grande Unipol.
Ora le parti in causa hanno cinque giorni di tempo per informare l'Antitrust sulle misure che verranno prese per ottemperare all'ordine di sospensione, poi solo fra un paio di mesi si capirà se questo matrimonio si farà e nel caso con quali clausole oppure se questa pausa di riflessione riaprirà le speranze del terzo incomodo di questo accidentato insurance affair.


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