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Generali, liquidati 180 milioni di euro per il terremoto in Emilia

Agrusti, nostro impegno ha contribuito alla ripresa dell'attività delle aziende

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Esattamente un anno fa un evento sismico di magnitudo 5,9 della scala Richter, con epicentro a Finale Emilia, colpiva una grande area dell'Emilia Romagna, oltre che il Veneto e la Lombardia. L'impatto del terremoto è stato molto violento per la vita di migliaia di cittadini e di imprese: il totale dei danni complessivi è stato quantificato nell'ordine di 13,2 miliardi di euro, andando a posizionarsi come il settimo evento catastrofale più oneroso, a livello mondiale, di tutto il 2012.

Il gruppo Generali ha ora reso noto di aver liquidato risarcimenti per oltre 180 milioni di euro a imprese e cittadini. Il Leone di Trieste, a partire dai momenti successivi al sisma, ha predisposto una task force di liquidatori e studi peritali per far fronte alle necessità dei propri assicurati colpiti dal sisma, con l'attivazione di presidi fissi presso le aree colpite, in modo da operare con continuità nelle attività di accertamento dei danni, e per fornire una migliore assistenza.

Siamo consapevoli di quanto sia importante il contributo tempestivo dell'assicuratore al verificarsi di eventi catastrofali che colpiscono la collettività", ha spiegato Raffaele Agrusti, country manager di Generali per l'Italia. "Per questa ragione - ha aggiunto - abbiamo istituito fin da subito una task force per seguire tutte le attività necessarie e oggi possiamo dire con soddisfazione che la maggior parte delle imprese è stata risarcita. Confidiamo che il nostro intervento sia stato importante per consentire ai cittadini di tornare alla normalità e alle imprese di riprendere la loro completa attività".

Per poter agevolare una rapida riapertura delle attività delle imprese del territorio, il gruppo triestino ha detto di aver erogato numerosi anticipi di indennizzo, in modo da immettere fin da subito liquidità nel sistema industriale, commerciale e di servizi colpito dal terremoto.

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