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Il Leone completa la cessione della riassicurazione vita Usa a Scor

Il controvalore totale lordo atteso dall'esito dell'operazione raggiungerà i 910 milioni di dollari. Domani 2 ottobre ci sarà il definitivo completamento del ritiro del portafoglio attualmente retrocesso ad Assicurazioni Generali

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Generali ha completato oggi la cessione a Scor delle sue attività di riassicurazione vita negli Stati Uniti dopo aver ricevuto l'autorizzazione delle autorità competenti. Questi passaggi sono in linea con i termini degli accordi e la scadenza annunciati il 4 giugno scorso, quando la transazione era stata comunicata al mercato. L'accordo prevedeva la cessione del 100% di Generali U.S. Holdings e delle sue controllate, ma anche il ritiro del business attualmente ceduto ad Assicurazioni Generali. Il completamento di quest'ultimo è previsto per domani (2 ottobre). 

Con il perfezionamento dell'intera transazione, il controvalore totale lordo atteso raggiungerà 910 milioni di dollari (a giugno Generali aveva comunicato 920), comprendente l'importo in contanti di 779 milioni (erano 780 a giugno), di cui 29 milioni di variazione del patrimonio netto nel 2013 e il rilascio di garanzie in contanti per 131 milioni (140 a giugno scorso), il cui completamento è atteso appunto domani.

Il Leone di Trieste aveva comunicato a giugno che l'operazione avrebbe dovuto genere per il gruppo una plusvalenza al netto delle tasse attesa a circa 150 milioni di dollari a livello consolidato, rafforzando ulteriormente il profilo di solvibilità di Generali, con un miglioramento di circa un punto percentuale nel Solvency I. Il controvalore complessivo lordo della transazione corrisponde a un multiplo di circa 15 volte gli utili del 2012. 

Nel 2012 le attività di Generali negli Stati Uniti hanno generato una raccolta premi netta di 925 milioni di dollari con un utile pari a 62 milioni. Trieste resterà comunque a operare oltre oceano, anche dopo questa operazione, nel segmento danni attraverso la branch di New York.
La transazione, infine, rientra nell'ambito della strategia del gruppo di cedere le attività non core e ottimizzare l'allocazione di capitale.




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