Sostenibilità, outlook positivo per Revo
Standard Ethics ha confermato il rating a EE per la compagnia assicurativa
Standard Ethics premia l’impegno nella sostenibilità di Revo Insurance. L’agenzia ha confermato il rating di sostenibilità a EE con outlook positivo per la compagnia focalizzata su rischi specialistici e polizze parametriche. Alla base della decisione, come si legge in una nota di Revo, soprattutto “l’impegno della compagnia nel rispettare gli obiettivi Esg fissati dal precedente piano Industriale” e il lancio del progetto Aegis, piano triennale che prevede “l’adozione di policy a forte valenza Esg in ambiti chiave come D&I, intelligenza artificiale, procurement e diritti umani”.
Premiate anche le iniziative di welfare aziendale volte a migliorare il work-life balance dei dipendenti, così come un approccio alla sperimentazione dell’intelligenza artificiale che si propone di automatizzare le mansioni ripetitive a scarso valore aggiunto per valorizzare le competenze e le capacità dei lavoratori.
“Siamo orgogliosi della conferma del rating e dell'outlook, che riconoscono la nostra determinazione alla prosecuzione della creazione di valore nell'ambito di un percorso di crescita sostenibile per tutti gli stakeholder”, ha commentato Andrea Beltratti, presidente di Revo Insurance. “Abbiamo costruito basi solide per affrontare il futuro e, con l’avvio della TecHuman Era delineata nel nuovo piano industriale, vogliamo rafforzare ulteriormente il nostro impegno Esg, rispondendo con determinazione – ha proseguito – alle sfide tecnologiche e culturali del presente”.
La società ha inoltre sottolineato l’attenzione posta dalla compagnia nel processo di selezione fornitori, basato su competenze, capacità tecnologiche, solidità finanziaria ed elevato standing reputazionale. Centrale anche il focus posto sui criteri di selezione degli investimenti, con la definizione di un’apposita watchlist che esclude qualsiasi forma di finanziamento a enti la cui attività violi i diritti umani e quelli del lavoro.
Revo, nel comunicare la decisione di Standard Ethics, ha infine colto l’occasione per annunciare che, pur in assenza di un obbligo normativo a seguito delle recenti modifiche alla Crsd, intende comunque procedere alla redazione di un report di sostenibilità nel 2025.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
