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Cattolica Assicurazioni è uscita da Piazza Affari

Il delisting a partire dallo scorso 12 agosto. Generali, che ha comunicato i risultati finali dell’opa, arriva a detenere il 97,36% del capitale

Cattolica Assicurazioni è uscita da Piazza Affari
Cattolica Assicurazioni è uscita da Piazza Affari. A partire dalla seduta dello scorso 12 agosto, le azioni della compagnia veronese sono state delistate da Borsa Italiana. La decisione di Generali, che ha preso il controllo completo del gruppo Cattolica, era stata annunciata da tempo, alla luce del superamento, da parte del Leone di Trieste della quota del 95% di Cattolica Assicurazioni, che ha dato i presupposti per l'esercizio del diritto di acquisto sulle azioni Cattolica ancora in circolazione, adempiendo l'obbligo d'acquisto, dando così corso alla procedura congiunta.

I risultati finali dell’opa su Cattolica comunicati da Generali spiegano che al termine dell’operazione risultano presentate richieste di vendita per complessive 5.382.833 azioni ordinarie Cattolica Assicurazioni, pari al 2,36% del capitale e al 42,6% delle 12.547.136 azioni oggetto della procedura. Generali va a detenere 222.314 pari al 97,36% del capitale di Cattolica Assicurazioni. Il corrispettivo, pari a 6,75 euro per azione, è stato pagato agli aderenti alla proceduta il 5 agosto 2022.

In merito a Cattolica, il group ceo Philippe Donnet ha confermato “sinergie di almeno 80 milioni di euro che raggiungeremo in anticipo rispetto alle attese",  sottolineando che il delisting della compagnia "accelererà il processo di integrazione di Cattolica” in Generali.

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