Cattolica giudica congrua l’opa di Generali
Ok dal cda della compagnia veronese al prezzo di 6,75 euro per azione offerto dal Leone di Trieste

29/09/2021
Il cda di Cattolica, assistito dagli advisor Citi e Kpmg, giudica un prezzo congruo i 6,75 euro messi sul piatto da Generali per le azioni della compagnia veronese, di cui il Leone di Trieste è già primo azionista, con il 24% circa del capitale, tre rappresentanti in consiglio e significative prerogative di governance a tutela del suo investimento.
La decisione del cda presieduto da Davide Croff è importante per due ragioni: perché assicura all’opa una fetta del 12,3% del capitale, rappresentato dalle azioni proprie in portafoglio a Cattolica, e perchè rappresenta una spinta all’offerta di Generali. Da quando l’operazione è stata annunciata, infatti, il titolo (che quota 7,15 euro, il 6% in più di quanto offerto da Generali) si è sempre mantenuto al di sopra del prezzo d’opa.
Il Leone ha subordinato l’efficacia dell’offerta, che partirà il 4 ottobre ed è finalizzata al delisting di Cattolica, al conseguimento di almeno il 66,7% del capitale, condizione rinunciabile nel caso in cui si assicuri almeno il 50% più un’azione.
Per l’operazione Generali ha messo sul piatto fino a 1,2 miliardi di euro, che si aggiungono ai 300 milioni già spesi per acquisire il 24% delle quote che detiene.
Se l’opa andrà in porto il gruppo Generali consoliderà ulteriormente la sua posizione di leadership nel mercato assicurativo italiano, superando Unipol nei rami danni, e rafforzandosi nel vita,
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