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Anagina, oltre un milione di azioni di Generali

Lo ha annunciato oggi il presidente Davide Nicolao, in occasione dell’assemblea della rappresentanza aziendale

Anagina, oltre un milione di azioni di Generali
Anagina detiene 1,1 milioni di azioni di Generali. Lo ha rivelato oggi il presidente Davide Nicolao, in occasione dell’assemblea della rappresentanza aziendale. “Intendiamo proseguire su questo impegno, anche per dimostrare che ci sentiamo parte della compagnia e vogliamo contribuire al suo futuro, non solo con la redditività assicurata dal nostro apporto”, ha affermato Nicolao di fronte a una platea di circa 400 agenti riuniti a Milano.

“La nostra associazione – ha proseguito – è un unicuum nel panorama nazionale e rappresenta il meglio degli agenti imprenditori”. Il gruppo agenti rappresenta oltre 12mila professionisti del settore, vanta una raccolta di 4,5 miliardi di euro e gestisce circa 20 miliardi di patrimonio.

Molti i temi posti al centro dell'assemblea, con un focus particolare dedicato alle catastrofi naturali e, più nel dettaglio, all’obbligo assicurativo per le imprese in Italia. “Noi siamo qui, con la nostra competenza, per aiutarle a proteggere il patrimonio aziendale e ad assicurare la continuità operativa”, ha affermato Nicolao, ricordando che “il costo delle catastrofi naturali è enorme, con centinaia di eventi catastrofali all’anno”.

Il presidente della rappresentanza si è quindi soffermato anche sul ruolo dell’intelligenza artificiale a supporto dell’agente per “polizze sempre più personalizzate”, tuttavia, ha precisato Nicolao, “il rapporto personale tra cliente e agente sarà sempre la carta vincente della nostra professione: la tecnologia è un utile supporto ma – ha aggiunto – il valore della relazione e della fiducia rimane imprescindibile”.

All’assemblea è intervenuto anche Giancarlo Fancel, country manager e ceo di Generali Italia, il quale ha evidenziato che “dal punto di vista assicurativo siamo davanti a una trasformazione unica perché, di fronte alle molteplici sfide attuali, anche le istituzioni stanno realizzando che lo Stato non può più affrontarle da solo: la partnership fra pubblico e privato, che noi abbiamo sempre sostenuto, oggi sta diventando sempre più realtà”.

Il top manager si è quindi soffermato sul dibattito per la definizione della prossima legge di Bilancio e, più nel dettaglio, sul contributo richiesto al mercato assicurativo per garantire le necessarie coperture alla manovra. “Ci sono delle esigenze di fabbisogno dello Stato e il governo si rivolge alle banche e alle assicurazioni", ha affermato. “In questo contesto, ovviamente, saremo collaborativi – ha proseguito – tutelando allo stesso tempo gli interessi degli azionisti e degli altri stakeholders, nonché la nostra capacità di produrre valore”.

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