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Dividendo, Generali si attiene alle richieste dell’Ivass

Il gruppo sottolinea la solidità dei propri indicatori e conferma il piano al 2021 sulla politica delle cedole

Dividendo, Generali si attiene alle richieste dell’Ivass
A giugno il Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb) aveva esortato gli assicuratori europei a essere prudenti nelle politiche di distribuzione dei dividendi, per consentire alle compagnie di preservare il loro stato patrimoniale. Un invito subito raccolto dall’Ivass, che lo ha girato alle compagnie italiane. Generali ha seguito l’invito alla prudenza. Per il 2020 aveva approvato un dividendo per azione pari a 0,96 euro, suddiviso in due tranche: la prima (0,50 euro) è già stata pagata, mentre e la seconda (0,46 euro), era soggetta a verifica consiliare ieri, 11 novembre. Il cda di Generali ha deliberato di attenersi alle attuali richieste dell’Autorità di Vigilanza e conseguentemente di non procedere all’erogazione della seconda tranche del dividendo 2019 entro fine anno. Questo nonostante tutti gli indicatori siano ampiamente positivi, come mostra nel dettaglio una nota della compagnia.

Il Solvency II ratio del gruppo al 30 settembre 2020 è pari a 203%, al netto dell’intero dividendo 2019 e dell’accantonamento pro rata del dividendo 2020 “e quindi pienamente all’interno dell’intervallo operativo desiderato di 180%-240%”, così come “anche il Solvency II ratio post stress test è ben al di sopra del limite minimo del 150% fissato dal Risk appetite framework. La posizione di liquidità del gruppo e della capogruppo – sottolinea la nota – rimane molto elevata”.

Generali evidenzia “l’ottima posizione finanziaria e la resilienza del gruppo” a cui si aggiunge “un business solido, come evidenziato dalla performance operativa e finanziaria del gruppo durante la crisi del Covid-19 e come confermato dai risultati dei primi nove mesi appena approvati”.
Il cda dice di riconoscere “l’importanza del contributo del dividendo per i numerosi investitori istituzionali e per i piccoli azionisti, in particolare nell’attuale contesto”, peranto il gruppo resterà “focalizzato nel perseguire la politica sui dividendi e, in particolare, nel realizzare l’obiettivo previsto dal piano strategico di distribuzione di dividendi in contanti per 4,5-5 miliardi di euro nel periodo 2019-2021, subordinatamente alle raccomandazioni di vigilanza”.

Nel 2021 Generali “subordinatamente al positivo orientamento dell’Ivass” intende sottoporre all'approvazione degli azionisti anche la distribuzione della seconda tranche del dividendo 2019.
Sulla base di questa premessa, ai fini di comunicazione al mercato, il Leone di Trieste continuerà a calcolare il Solvency II ratio, oltre che come di consueto al netto del dividendo pro rata dell’esercizio corrente, anche al netto della seconda tranche del dividendo 2019 in continuità con quanto fatto fino a settembre 2020.


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