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Covid-19, uno stress test per l’Underwriting room dei Lloyd’s

Venerdì 13 marzo lo spazio in Lime Street sarà chiuso per testare la resilienza dell’organizzazione, attivando il protocollo di emergenza per gli scambi

Covid-19, uno stress test per l’Underwriting room dei Lloyd’s
I Lloyd’s hanno annunciato un aumento delle disposizioni di business continuity e di riassicurazione per il mercato, per i dipendenti e per i clienti in caso di escalation nel Regno Unito delle misure di emergenza dovute a Covid-19.
La corporation verificherà nel concreto la resilienza del mercato al fine di testare i protocolli di trading alternativi. Il test avverrà domani, venerdì 13 marzo, con la chiusura della celeberrima Underwriting room di Londra, al numero 1 di Lime Street, per 24 ore.
Il team di business continuity dei Lloyd’s vuole valutare la prontezza del mercato londinese nel continuare a fare trading nel caso in cui la Underwriting room dovessere essere chiusa all'improvviso. Da qui la proposta dei Lloyd’s di effettuare questo stress test. Il piano, messo in pratica, verificherà per 24 ore a partire da domani (da mezzanotte alla mezzanotte successiva) il funzionamento del protocollo di scambio di emergenza tenendo chiusa la Underwriting room. I Lloyd’s si aspettano che questo test di 24 ore possa fornire preziose informazioni sull’efficacia nella vita reale del protocollo di emergenza. I regolatori competenti sono stati informati di questo piano. Inoltre, i Lloyd’s coglieranno l’occasione per effettuare una pulizia minuziosa di tutta la Underwriting room, e di tutte le aree pubbliche nell’edificio di Lime Street.
Parallelamente, i Lloyd’s hanno annunciato l’istituzione di una email (coronavirus@lloyds.com) dedicata a fornire assistenza agli assicurati e aiutarli a trovare la persona giusta per confermare una copertura o elaborare un claim.

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