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Congresso Sna: in tre giorni la decisione per il futuro

Il Congresso Nazionale del Sindacato Nazionale Agenti è prossimo: 12, 13 e 14 gennaio 2012 saranno giornate attese, piene di suspance. Presso l'Hotel Ata Executive di Milano, si celebra la grande attesa , si consumano le speranze di un'intera categoria. Non c'è rimpianto, tra i più, nei confronti dell'Esecutivo Nazionale uscente. Troppe polemiche, troppi veleni offerti generosamente in cambio di un nulla" di fatto. Promesse mai mantenute. Una categoria divisa per bande, tutti contro tutto. Parole, valanghe di parole al vento. Sotto i nostri occhi , inesorabilmente, si è consumata la credibilità di questo Sna che ha compiuto, recentemente, i suoi 92 anni di esistenza. Sugli accadimenti del passato non si può costruire nulla ma, certo, si può fare tesoro degli errori . E' questo lo spirito che anima le squadre che si contendono l'onore e l'onere, di guidare questo Sindacato che, proprio grazie alla sua veneranda età, va ristrutturato dalle fondamenta.

Ad oggi, conosciamo solo il nome dei due candidati, che hanno ufficializzato la loro ambizione al "trono" Sna : Salvi, 41 anni, marchigiano, Presidente Gruppo Aziendale Toro e Presidente uscente del Comitato dei Gruppi, con un programma modesto e di modeste ambizioni: nulla di nuovo sotto il sole. Si vocifera possa essere la prosecuzione del progetto Metti, mai andato in porto. Ha scelto di essere affiancato da compagni di cordata dai volti conosciuti e non sempre amati, alcuni dei quali reduci dall'ultimo Esecutivo Nazionale.

Secondo in campo, Demozzi, 45 anni, trentino, plurimandatario, transfugo dell'ultimo Esecutivo Nazionale, in guerra perenne col il Presidente Metti e con i Gruppi Aziendali, al di là dei rispettivi meriti o demeriti, le cui ragioni o responsabilità dello stesso, vanno ricercate nella dichiarata volontà di far rispettare i principi sindacali che, a suo dire, venivano spesso elusi se non addirittura calpestati. E' tra i fondatori della corrente "Intermediari Uniti"., per la verità uniti non più di tanto, valutata la bagarre che si sta scatenando per la paternità del "marchio di fabbrica" ! Ambizioso quanto basta, con la volontà ferrea di arrivare nella sala dei bottoni. Ha un programma apparentemente innovativo , i cui punti cardine dovrebbero essere portati a termine entro 100 giorni! Così promette. La squadra è formata da un gruppo di colleghi ben conosciuti , sindacalmente parlando, navigati, e da new entry che si avvicinano per la prima volta al gravoso incarico.

Radio Londra, con voce sommessa e ad intervalli regolari, comunica, ammette, che vi siano, al nastro di partenza, almeno altri due contendenti.
Parrebbe siano i "grandi" del mondo dell'intermediazione, i c.d. baroni, sia detto in senso buono, tutt'ora in pensatoio: studiano strategie, le migliori mosse per completare un programma che sia giudicato realizzabile, costruttivo, aggregante per tutti gli agenti , iscritti al Sna e NON ma, soprattutto, credibile anche nei confronti delle Compagnie che, sulle nostre divisioni, ormai da decenni, speculano..anche con l'aiutino di qualche scellerato. Conosciamo bene la voglia di cambiamento che scaturisce spontanea da Trapani a Bolzano . 

L'attesa maggiore dei colleghi è rivolta proprio a quegli uomini, tutt'ora sotto coperta, ritenuti gli unici in grado di effettuare il miracolo della trasformazione: una sorta di governo "Monti", capace di unificare le spaccature trasversali, chiamare a raccolta tutte le anime migliori, intellettualmente trasparenti, per porre un argine allo sfascio che incombe sulla vita di 22.000 imprenditori, 18.000 agenzie., 150.000 operatori, tra dipendenti di agenzia e sub-agenti. Reputiamo deludente e grave, che il dibattito congressuale sia stato così sacrificato nei tempi. Scelta strategica? Volontà, ancora una volta, di "placcare" le attese congressuali? Nessun ascolto alla tanto invocata chiarezza da parte di tutti , per un dibattito che dovrebbe essere serio , dibattito che avrebbe dovuto segnare un nuovo modo di porsi , una nuova immagine . Questa categoria affronta un Assise importante, sotto lo scandire di un'oratoria dalle ore "contate". Come sarà possibile esporre idee, progetti, ascoltare interventi per il confronto delle varie anime, elaborarne i concetti , con il solo legittimo compito di esprimere, con il voto, scelte equilibrate. 

Senza sottovalutare le problematiche di un'Italia disastrata dal punto di vista economico/finanziario e morale, proprio noi che vendiamo "sicurezza", vero zoccolo duro dell'economia nazionale. Chiudiamo, consigliando a chi legge seria attenzione ai programmi e che gli stessi non siano solo utili per dare visibilità immediata al futuro Presidente; grandissima attenzione a coloro che si candidano per la loro realizzazione. Le idee camminano sulle gambe degli uomini. Devono essere gambe dritte, non avvezze alle genuflessioni. I venditori di sogni sono ovunque: è più facile credere che contestare . Questa categoria necessita di riflessioni profonde. Senza la capacità dei Congressisti di analizzare, di scegliere da fior da fiore coloro che vi condurranno per mano nel prossimo triennio, di riuscire a n o n farsi condizionare dagli amici degli amici, dal.di che " ti manda Picone". tutto resterà come oggi. E tutto diventerà più buio.

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