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Il lato umano del cyber risk

Willis Towers Watson presenta un nuovo software per sondare la cultura del rischio in azienda

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L’immaginario comune sul cyber risk è fatto di virus ineffabili e hacker senza volto, capaci di intrufolarsi nei computer altrui per carpire informazioni e rubare dati di estrema rilevanza. La realtà, tuttavia, è spesso lontana dalla fantasia. E nel caso del cyber risk, i pericoli principali per le aziende derivano soprattutto da atti di negligenza o malafede dei propri dipendenti: il 90% di tutti i reclami informatici sono il risultato di un errore o di un comportamento umano.

Per questo motivo, Willis Towers Watson ha presentato Cyber Risk Culture Survey solution, un nuovo strumento che punta a fronteggiare il problema offrendo un monitoraggio della cultura del rischio in azienda. “Crediamo fortemente che una cultura aziendale e una forza lavoro consapevole del rischio informatico siano la prima linea di difesa contro questo tipo di rischio”, spiega Anthony Dagostino, responsabile del cyber risk globale di Willis Towers Watson. 

Lo strumento prevede un sondaggio fra i dipendenti sul rischio informatico e, successivamente, l’individuazione degli elementi più esposti al pericolo. L’obiettivo è quello di fornire un quadro esaustivo del rischio informatico all’interno dell’azienda, consentendo alla direzione di prendere le contromisure necessarie per evitare nuovi danni.

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