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La start up under 30 nata nel segno dell’embedded insurance

Si chiama ilmiobrokerassicurativo la realtà fondata da Sebastiano Andreis e Simone Alberto che ha recentemente completato un finanziamento da mezzo milione di euro per sviluppare il proprio modello B2B2C totalmente digitale

La start up under 30 nata nel segno dell’embedded insurance
Ha lo sguardo concentrato sull’embedded insurance ilmiobrokerassicurativo.it, la società nata per iniziativa di due under30, Sebastiano Andreis e Simone Alberto, che ha appena chiuso un aumento di capitale da 470mila euro.

La start up nasce con l’intento di operare, come accennato, nell’ambito dell’embedded insurance attraverso un modello B2B2C, rivolgendosi “a qualsiasi tipo di azienda” per “integrare facilmente polizze assicurative nella vendita di prodotti e servizi”, spiega un comunicato. L’azienda parte volando alto: “il nostro obiettivo – spiega il co-founder e ceo Sebastiano Andreis – è la democratizzazione dei beni, cioè rendere i servizi assicurativi accessibili a più persone e con canali differenti rispetto a quelli tradizionali”.

Per farlo, la start up ha integrato una tecnologia che consente agli utenti di aggiungere un’assicurazione direttamente durante l’acquisto di un prodotto su un marketplace online o attraverso un QR code nei negozi fisici, consentendo così alle imprese clienti, di integrare facilmente prodotti assicurativi nei loro processi di vendita. La soluzione, spiega il comunicato, è “scalabile, veloce da implementare e pensata per aumentare le conversioni e la fiducia dei clienti verso il brand”. De Andreis sottolinea che “volendo fare un paragone, ilmiobrokerassicurativo vuole essere ciò che è stato AirBnb per il mondo dell'hospitality: una piattaforma accessibile e disponibile a chiunque abbia una stanza da affittare”.

Con i 470mila euro ricevuti da investitori come Zest, Ventive, Rigel, Moffu Labs, Potakoy, Afp capital, Insquared, Mival capital e un veicolo d'investimento Nano 4 Future, ilmiobrokerassicurativo “vuole digitalizzare ancora di più il business, ampliare il team e iniziare a guardare all'Europa”. Le risorse arrivate con l’aumento di capitale serviranno alla start up per implementare strumenti di intelligenza artificiale per automatizzare la gestione dei sinistri e inserire un AI assistant specifico per il settore assicurativo. “Stiamo inserendo l’AI – in quasi tutti i processi, sia aziendali per snellire e velocizzare il lavoro manuale, sia al servizio degli utenti. Sta per uscire il nostro AI Insurance assistant che permetterà di avere uno strumento a supporto per tutti gli operatori del mercato assicurativo”, ha detto l’altro co-founder e cto, Simone Alberto.

Un altro obiettivo è quello di allargare il team, ora composto da sette persone, tutte under 30 (nella foto): la start up punta a inserire un business developer e due professionisti che conoscano il settore assicurativo e abbiano lavorato con modelli di business affinity o B2B2C.

Il biennio 2025/2026 sarà di consolidamento nel mercato italiano; successivamente la start up si propone di guardare anche ad altri mercati. “l’ambizione è sicuramente quella di espanderci in Europa, mercato che oggi vale 500 miliardi di premi assicurativi. L'obiettivo prefissato in questo senso guarda al 2027, partendo da paesi con normative assicurative simili alle nostre, come Francia, Portogallo e Spagna”, ha affermato il co-founder.

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