Esg, i Lloyd's cambiano strategia

I Lloyd's non scoraggeranno più la sottoscrizione di rischi su attività basate sull'utilizzo del carbone o di altri combustibili fossili. Lo ha affermato Patrick Tiernan, nominato a maggio ceo del mercato londinese, in un colloquio con il Financial Times. 

Il top manager, nel dettaglio, ha affermato di voler concedere “maggiore libertà” agli assicuratori con cui collaborano, aggiungendo che la società intende unicamente rispettare “le leggi dei paesi” in cui opera e rimettersi “al mix energetico stabilito dal governo”.  

Tiernan ha quindi rimarcato a più riprese l'approccio neutrale (anzi, “apolitico”) che il mercato è chiamato ad adottare nello svolgimento delle sue attività. “I Lloyd's devono rimanere un soggetto apolitico, vogliamo preservare questo ruolo”, ha affermato.

L'annuncio, nonostante una parziale smentita di un portavoce della società dopo la pubblicazione dell'articolo, costituisce per i Lloyd's un cambiamento radicale rispetto alla strategia di sostenibilità ambientale che era stata lanciata dall'ex ceo John Neal. 

In un report del 2020, la società si era impegnata a “eliminare gradualmente le coperture assicurative e gli investimenti in centrali elettriche a carbone, miniere di carbone, sabbie bituminose o nuove attività di esplorazione energetica nell'Artico”. Nel 2022 il mercato aveva quindi chiesto ai suoi managing agents di “non garantire più coperture o investimenti in queste attività”.