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Ivass: Pog, 15 aspettative dalle profonde implicazioni operative

Secondo l’analisi di Sia Partners, le compagnie dovrebbero iniziare subito un processo di analisi e di verifica della corrispondenza del proprio modello operativo Idd alle attese del regolatore

Ivass: Pog, 15 aspettative dalle profonde implicazioni operative hp_vert_img
Il documento di consultazione Ivass, 8/2023, Schema di lettera al mercato in materia di governo e controllo dei prodotti assicurativi (c.d. Pog) – aspettative dell’istituto, in pubblica consultazione dal 6 ottobre scorso, rappresenta un significativo punto di svolta in ambito Idd, dalle profonde implicazioni operative.
Dall’entrata in vigore della Idd, le compagnie hanno lavorato alacremente per consolidare e ottimizzare i propri modelli operativi, definendo, de facto, leading practices condivise a livello di mercato. Ivass, nella sua attività ispettiva, ha tuttavia riscontrato significative carenze a livello sistemico, ritenendo quindi necessario “richiamare le imprese vigilate ad adottare tempestivamente corrette modalità di attuazione della normativa di riferimento”. 
Con la pubblicazione della lettera al mercato, l’authority, partendo dall’abituale approccio principle-based, traccia con chiarezza le proprie aspettative attraverso indicazioni specifiche e dettagliate per i prodotti Ibips. Il documento in pubblica consultazione non si limita a chiarire e contestualizzare il tema del value for money, come da attese di settore, ma impatta su tutte le fasi del processo Pog, dalla definizione del target market al monitoraggio di prodotto. Inoltre, approfondisce il ruolo delle funzioni fondamentali e sottolinea la necessità di maggiore rigore nella formalizzazione e nell’aggiornamento continuativo di politiche, processi e procedure. 
Ivass non si concentra esclusivamente sui prodotti Ibips, ma enfatizza che gli “stessi principi e finalità di tutela della clientela dovrebbero guidare l’applicazione delle norme Pog ai prodotti vita non Ibips e al business danni”. L’istituto di vigilanza si attende, quindi, che le aspettative delineate nel documento in pubblica consultazione siano adeguatamente adattate, tenendo chiaramente conto delle specifiche peculiarità del mercato, anche ai prodotti non Ibips.

Target market, test e value for money 
All’interno delle 15 aspettative definite dall’autorità di vigilanza, considerando il livello di maturità del mercato e i modelli operativi tipicamente adottati, possiamo indentificare tre macro ambiti di indubbia rilevanza: 
- Target market (in particolare per i c.d. prodotti Mop – Multi option products); 
- Test e monitoring di prodotto;
- Value for money Ibips (v4m). 
Circa l’identificazione del target market per i prodotti Ibips, Ivass pone l’attenzione su due temi strettamente connessi: granularità e complessità. Nello specifico, la granularità delle variabili utilizzate nella definizione del target market deve essere proporzionale alla complessità del prodotto, opportunamente declinata secondo una dettagliata scala. Oltre a ciò, nel caso di prodotti Mop, l’authority richiede che il target market sia definito (almeno) per ognuna delle combinazioni d’investimento più significative all’interno di ciascuna classe di rischio di prodotto. 
Il focus di Ivass sui prodotti Mop mira a ridurre il fenomeno del misselling. In tal senso, l’authority richiede al manufacturer di “valutare criticamente” la numerosità dei sottostanti, sia rispetto alle capacità gestionali della compagnia, che alle caratteristiche del target market per cui il prodotto è stato pensato. Ciò non solo impatta sulle logiche di definizione del target market, da individuare per ogni singola combinazione di investimento, ma anche (e soprattutto) sulla strategia di prodotto adottata della compagnia. Quest’ultima è infatti chiamata a rivedere la gamma dei Mop, riducendo il numero di prodotti caratterizzati da un numero eccessivo di sottostanti.

Più prodotti monitorati
Anche in merito alle attività di test e monitoraggio, le attese di Ivass sembrano discostarsi significativamente dalle leading practices di mercato. Il documento in pubblica consultazione indica che:
- le attività di test devono essere effettuate con specifico riferimento al target market. Per i prodotti Mop, pertanto, i test sono da svolgere a livello di combinazione d’investimento e non solo a livello complessivo di prodotto; 
- le compagnie, a prescindere dalla data di commercializzazione del prodotto, sono chiamate a svolgere un’attività di revisione periodica dello stesso. Così facendo, Ivass allarga, de iure, il perimetro dei prodotti oggetto di monitoraggio/revisione, includendo anche i prodotti fuori collocamento, per i quali attualmente l’attività di monitoraggio è prevista solo “qualora si fossero verificati eventi di natura eccezionale, distorsivi del mercato e suscettibili di pregiudicare il cliente” (lettera al mercato Ivass del 4 settembre 2017).

Per quanto riguarda il v4m, Ivass ha ulteriormente evoluto la metodologia1 Eiopa, valorizzando anche il collegamento tra target market e calcolo del v4m. Nello specifico, secondo l’authority, un prodotto deve generare valore per il cliente in maniera assoluta (e non solo in termini relativi, rispetto ai prodotti omologhi offerti sul mercato) e i parametri assoluti utilizzati devono essere coerenti con le caratteristiche del target market. 

Le compagnie lavorino da subito
Non meno impattante l’aspettativa circa la componente qualitativa del modello v4m. Secondo Ivass, le sole componenti qualitative utilizzabili sono quelle legate alle caratteristiche di prodotto e strettamente correlate con il target market di riferimento. Non sono quindi impiegabili per il calcolo del v4m elementi tipicamente considerati, quali, ad esempio, la brand reputation e il livello di solvibilità della compagnia.
In ultimo, Ivass pone particolare enfasi sul ruolo svolto dalle funzioni fondamentali: esse, ciascuna nella propria area di competenza, devono essere pienamente integrate nel processo Pog, convalidando le attività svolte dalle unità operative mediante una verifica completa e autonoma.
Il mercato ha tempo fino al 6 novembre per inviare all’authority eventuali osservazioni, commenti e proposte: considerando il ristretto tempo di consultazione e le profonde implicazioni operative, le compagnie da subito dovrebbero iniziare, secondo il nostro punto di vista, un processo di analisi e di verifica della corrispondenza del proprio modello operativo Idd alle sopra indicate aspettative Ivass.


1 Tra le principali novità rientrano: (i) conduzione di analisi non solo alla fine del periodo di detenzione raccomandato (Rhp), ma anche su altri orizzonti temporali rilevanti; (ii) considerazione dei propri dati di portafoglio; (iii) revisione del criterio di determinazione del Rhp; (iv) conduzione di analisi su scenari finanziari in ipotesi di stress.

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