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Le recenti modifiche ai regolamenti Ivass n. 20 e n. 36

Nella tavola rotonda del 20 febbraio scorso, lo Studio Jenny.Avvocati ha approfondito l’impatto della normativa sul sistema dei controlli interni e la conseguente necessità di adeguare la struttura alle nuove esigenze

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Oggi, 28 febbraio, termina il periodo di pubblica consultazione degli schemi di modifica ai regolamenti Ivass n. 20/2008 e n. 36/2011. Questi sono stati emanati in attuazione degli orientamenti sul sistema di governance, sulla valutazione prospettica dei rischi e sui sistemi di reporting che l'Eiopa ha indirizzato alle autorità nazionali, in merito ai comportamenti da adottarsi nella fase preparatoria all'attuazione della direttiva 2009/138/CE (Solvency II), prevista per il 1° gennaio 2016.
In un percorso di costante confronto con gli operatori del mercato, lo Studio Jenny.Avvocati ha organizzato, lo scorso 20 febbraio, una tavola rotonda di commento delle principali modifiche ai sopra citati regolamenti, utile anche a raccogliere le osservazioni dei partecipanti, che saranno trasmesse all'Ivass.

La trasversalità dei controlli interni

Oggetto centrale dell'incontro è stato il nuovo regolamento n. 20, analizzato dai soci del dipartimento di diritto assicurativo dello Studio, insieme al socio responsabile di diritto del lavoro, al fine di coglierne anche le sfumature non strettamente regolamentari.
Durante il convegno si è insistito molto sul tema della trasversalità e multidisciplinarità dei controlli interni, che necessariamente comporta l'esigenza di selezionare risorse adeguatamente formate in grado di presidiare in maniera efficiente le rispettive aree di responsabilità. Ora più che mai, l'adeguamento a Solvency II richiede infatti che l'impresa assicurativa sia diretta e controllata in modo professionale, tramite un'appropriata differenziazione delle qualifiche, a partire da coloro che, occupando una posizione di vertice, manovrano il cosiddetto cruscotto dei controlli.
Ma la cultura dei controlli non si traduce solo nella professionalità delle risorse umane che, per quanto fondamentale, al fine di poter dare i propri frutti, deve necessariamente inserirsi in unsistema adeguatamente organizzato di procedure e politiche efficienti, dinamiche e proporzionate rispetto al reale rischio dell'impresa. Risk assessment e, dunque, consapevolezza: è questo il punto di partenza per distribuire adeguatamente le responsabilità tra le funzioni coinvolte.

La gestione della governance

Proprio l'estensione delle responsabilità, soprattutto in capo all'organo amministrativo cardine della dialettica fra i vari livelli societari, è stata al centro del dibattito: si è parlato dell'importanza di rivalutare il ruolo del comitato di controllo interno, composto da amministratori, preferibilmente indipendenti, con funzioni consuntive e propositive, che dovranno essere adeguatamente assistiti.
Infine, si è parlato molto della gestione della governance e dei fattori di rischio a livello di gruppo, che assumono ora risvolti particolarmente complessi, soprattutto per quelle strutture che includono entità non regolamentate o site in Paesi terzi.
La procedura di implementazione di Solvency II prevede che le linee guida pubblicate dall'Eiopa, vengano immediatamente recepite dalle vigilanze dei Paesi membri, al fine di permettere alle imprese di prepararsi per tempo e in maniera armonizzata: nei prossimi mesi, e per tutto il 2015, ci aspettiamo dunque importanti modifiche e revisioni al nostro intero quadro regolamentare.

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