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Ivass modifica i regolamenti 40 e 41

Il documento, in pubblica consultazione fino al 22 gennaio 2024, ha l'obiettivo di semplificare e razionalizzare l'informativa precontrattuale

Ivass modifica i regolamenti 40 e 41
Ivass ha posto in pubblica consultazione il documento con le modifiche ai regolamenti 40 e 41 del 2018, con lo scopo di “semplificare e razionalizzare l’informativa precontrattuale”, come si legge nel materiale proposto al mercato. 
L’intervento di Ivass ha due macro-obiettivi: da un lato rafforzare l’efficacia dell’informativa attraverso “moduli sintetici, non ridondanti, ma completi” e dall’altro “diminuire gli adempimenti organizzativi in capo ai distributori”, come chiesto da tempo dagli stessi intermediari.  

In estrema sintesi, per quanto concerne il regolamento 40, Ivass ha riorganizzato la modulistica attraverso l’accorpamento delle informazioni in un modulo unico precontrattuale, chiamato Mup, da redigersi sia per Ibip sia per non Ibip, e ha diradato la frequenza di revisione della documentazione da tre a dodici mesi. 
Relativamente al regolamento 41, sono stati rivisti i tutti i Dip aggiuntivi (vita, multirischi, danni, Rc auto e Ibip) al fine di ridurre le informazioni richieste, eliminando gli elementi già contenuti nei Kid, nelle condizioni generali di assicurazione e nelle condizioni dei singoli contratti.  

Il mercato ha tempo fino al 22 gennaio 2024 per commentare il documento. 
Nel dettaglio, scrive Ivass, "sono state esaminate diverse opzioni normative, al fine di formulare soluzioni che rendano efficace l’atto stesso, tenuto conto del principio di proporzionalità, del contenimento dei costi, di tutela del consumatore e di efficacia dell’azione di vigilanza".  

Nella revisione dell’informativa precontrattuale (Regolamento 40), sono previsti l’adozione di un format integrato (Modulo unico precontrattuale o Mup) per la somministrazione di tutta l’informativa precontrattuale del distributore e differenziato rispetto alla tipologia del prodotto distribuito attraverso due moduli standard, uno per i prodotti di investimento assicurativi (Ibip) e un altro per tutti i prodotti diversi dai prodotti di investimento assicurativi; la riduzione da tre a dodici mesi della frequenza di revisione della documentazione precontrattuale; l’introduzione di una clausola di raccordo fra l’informativa precontrattuale dell’impresa e quella del distributore, nel caso in cui il prodotto sia collocato direttamente dall’impresa

Per quanto riguarda il dettaglio del Regolamento 41, in particolare si prevede la revisione dei documenti informativi precontrattuali aggiuntivi (Dip aggiuntivi) al fine di semplificare gli schemi, identificando un set di informazioni integrative rispetto a quelle contenute nei documenti informativi precontrattuali base (il Kid, il Documento informativo precontrattuale per i prodotti assicurativi danni, il Documento informativo precontrattuale per i prodotti assicurativi vita), focalizzate su costi, coperture assicurative, esclusioni e limitazioni applicate, cliente target, fiscalità, solvibilità e reclami; eliminare l’informativa relativa alla descrizione delle opzioni, modalità d’esercizio e relativi costi massimi dal testo dei Dip aggiuntivi; limitare alle prestazioni assicurative e alle opzioni non riportate nel Kid, la relativa informativa da inserire nei Dip aggiuntivi Ibip; uniformare la nomenclatura del Dip aggiuntivo Ibip a quella contenuta nel Kip; prevedere un limite massimo di pagine. 

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