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Frodi, in Europa valgono 13 miliardi di euro

Lo riporta Insurance Europe all'interno di una nuova pubblicazione dedicata al fenomeno

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Nel 2017 le frodi assicurative in Europa sono ammontate a 13 miliardi di euro. Il dato, frutto di una stima, arriva da un fascicolo realizzato da Insurance Europe per analizzare portata e conseguenze di un fenomeno che, come si legge all’interno della pubblicazione, “è la seconda forma di frode più comune a livello globale dopo quella fiscale”. L’opuscolo si propone inoltre di approfondire le contromisure prese dal mercato e di sfatare qualche falso mito che risulta ancora molto diffuso fra la popolazione, come quello secondo cui le conseguenze di una frode ricadrebbero unicamente sul suo responsabile. “Gli assicuratori raccolgono e amministrano i premi dei clienti per ripartire il rischio”, si legge a tal proposito nel fascicolo. Pertanto, prosegue, “il costo di una frode assicurativa, come una richiesta indebita di rimborso, ricade anche sui clienti onesti”.
Il Paese più colpito dal fenomeno, stando alle statistiche fornite dalle associazioni di categoria, sarebbe il Regno Unito: nel reame di Elisabetta II le frodi assicurative ammonterebbero infatti a oltre 3,7 miliardi di euro. In Italia, invece, la stima si ferma a un ben più risicato 220 milioni di euro, forse anche grazie a uno strumento molto apprezzato come l’Archivio integrato antifrode per il settore auto. “Le compagnie assicurative – afferma il fascicolo – sono obbligate a fornire dati e possono consultare il database per rilevare il rischio di frodi”.

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