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Inps, quota 100 non convince

Le adesioni, secondo questo trend, resteranno al di sotto delle stime governative

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Non sfonda quota 100: secondo la relazione annuale dell’Inps, presentata ieri dal presidente Pasquale Tridico, le adesioni sono rimaste al di sotto delle stime del Governo. “Complessivamente alla fine del mese di giugno sono pervenute 154.095 domande”, ha affermato Tridico. Seguendo questo trend, ha proseguito, “alla fine dell'anno il numero atteso delle pensioni in pagamento sarà pari a circa 205.000”, ossia il 29% in meno di quanto preventivato. Maggiori adesioni, ma ancora lontane dai target del Governo, per quanto riguarda invece il reddito di cittadinanza: circa 840mila nuclei familiari, per un totale di oltre due milioni di beneficiari, risultano percettori di un reddito o una pensione di cittadinanza. “L’importo medio – ha specificato Tridico – è di circa 500 euro”.
Il 2018 si è chiuso per l’Inps con un rosso di 7,8 miliardi di euro, in peggioramento di 855 milioni di euro rispetto all’esercizio precedente. “Il sistema pensionistico è solido”, ha tuttavia rassicurato Tridico. “Il bilancio dell’Inps è unico – ha aggiunto – e l’istituto deve mantenere la sua unità, che consente di sfruttare economie di scala e di rendere più efficiente la fornitura di beni e servizi attraverso l’accentramento di informazioni e competenze. Tuttavia, ha proseguito, “una riflessione di trasparenza contabile è necessaria al fine di rendere edotti cittadini e policy maker, sulla divisione reale tra spesa pensionistica e quella assistenziale che non è finanziata con i contributi dei lavoratori ma attraverso la fiscalità generale”. Il patrimonio dell’istituto, a seguito di alcuni interventi legislativi, torna in positivo dopo il -6,9 miliardi di euro del 2017 e si attesta nel 2018 a 47 miliardi di euro. Costante invece l’incidenza sul Pil della spesa pensionistica comprensiva dei trasferimenti a carico dello Stato per prestazioni assistenziali, passata dal 15,28% del 2016 al 15,12% dello scorso anno.
Nel complesso, a fine 2018 risultavano erogate 16,8 milioni di pensioni per un importo medio di 1.156: considerando il cumulo di più trattamenti, l’Inps stima un assegno medio mensile di 1.548 euro. Attualmente, circa 5,4 milioni di pensionati, pari al 34,7% della platea di chi è uscito definitivamente dal mondo del lavoro, percepisce un assegno inferiore a mille euro al mese.

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