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Le ambizioni della Cina nella tecnologia 5G

Un’analisi di Coface sottolinea i punti di forza e quelli di debolezza nella strategia del gigante asiatico

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La Cina ha attuato una strategia coordinata per lo sviluppo della rete 5G e alcuni traguardi raggiunti sono già visibili. Tuttavia, spiega un’analisi di Coface, il Paese dipende ancora dalle importazioni di alcuni prodotti, in particolare i componenti di alta gamma, esponendo il settore alle minacce protezioniste.
La diffusione della rete 5G da parte delle imprese cinesi è percepita come un rischio in termini di cybersecurity da numerosi Paesi beneficiari. Gli Stati Uniti hanno bloccato i dispositivi Huawei e fanno pressione sui loro alleati perché facciano lo stesso, un aspetto che potrebbe limitare nel futuro la crescita del 5G in Cina.
“La Cina – spiega Pauline Weil, junior economist di Coface – è diventata rapidamente un attore importante del 5G, ma dipende ancora dalle importazioni di componenti di alta gamma. In questo contesto, il settore è esposto alle minacce protezioniste”. Secondo  Carlos Casanova, economista di Coface per la regione Asia Pacifico, “in ragione di alcune considerazioni politiche, il 5G è oggetto di molte attenzioni. Ma il divieto delle imprese cinesi riduce ampiamente la competitività del settore, portando a una decisione onerosa che non può che influire negativamente sugli interessi degli operatori privati”.
L’ambizione cinese per lo sviluppo della rete 5G “rappresenta sicuramente una mossa strategica rilevante dal punto di vista economico e tecnologico, con importanti risvolti strategici",  sottolinea Ernesto De Martinis, ceo di Coface in Italia e e head of strategy della regione Mediterraneo & Africa. In particolare, aggiunge, "sarà importante osservarne l’evoluzione alla luce della guerra protezionistica con gli Stati Uniti, sia per i produttori locali di telefonia sia per il riequilibrio della domanda da parte dei consumatori”.


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