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Rbm: serve dialogo fra farmacie e sanità integrativa

La proposta arriva dall’ad e dg Marco Vecchietti

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“Serve un’alleanza organica e strutturata tra la sanità integrativa e le farmacie italiane per offrire ai pazienti servizi capillari, più rapidi”. È la proposta che arriva da Marco Vecchietti, amministratore delegato e direttore generale di Rbm Assicurazione Salute, intervenuto sul palco degli Stati generali della farmacia italiana.
Ogni anno gli italiani spendono di tasca propria circa 17 miliardi di euro per l’acquisto di farmaci: di questi, appena 200 milioni sono intermediati da soluzioni di sanità integrativa attraverso rimborsi. “Con un maggiore dialogo tra farmacie e sanità integrativa – ha osservato Vecchietti – si potrebbe contrastare questo fenomeno introducendo sul territorio un network convenzionato tra assicurazioni che pagano il servizio per i propri assicurati e gli erogatori del servizio, cioè i farmacisti. Occorrerebbe lavorare alla costruzione di un circuito di convenzionamento”.
Oltre la metà della spesa sanitaria privata degli italiani, calcolata in 39,7 miliardi di euro, è destinata all’acquisto di beni e, in particolare, di farmaci: l’esborso privato per le medicine si intesta una quota del 35%.

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