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Calano le vittime stradali, ma non tra gli over 65

Secondo una ricerca di Unipolis, entro il 2050 aumenteranno del 50% gli anziani coinvolti in incidenti

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Vittime in calo, ma non tra le persone più anziane. In Italia, dal 2001 al 2010, i morti per incidenti stradali sono passati da 7.096 a 4.090 (-42,4%) e i feriti da 373.286 a 302.735 (-18,9%), parallelamente ad una diminuzione degli incidenti del 19,6% (da 263.100 a 211.404). Un trend positivo che è proseguito nell’ultimo decennio: in Italia si è registrato un calo dei morti rispetto al 2010 del 20,2%, più alto del valore medio europeo (-18,6%). Così nel 2016 hanno perso la vita 3.283 persone, mentre 249.175 sono stati i feriti. I dati emergono dalla ricerca Cambiamo strade della fondazione di impresa Unipolis del gruppo Unipol. Nonostante il trend positivo, tuttavia, non sono ancora in linea con l’obiettivo fissato per il 2020 dalla strategia europea, che prevede una riduzione del 50% dei morti rispetto al 2010, ossia un numero di vittime pari a 2.045. Preoccupano inoltre le stime per gli over 65. Lo scenario nel 2050 vede un aumento del 50% del numero delle vittime stradali con più di 65 anni, con percentuali più che raddoppiate per le persone di 80 anni.

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