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Ecco Aua Futura, gli Agenti UnipolSai Associati preparano il ricambio generazionale

L’associazione presieduta da Enzo Sivori ha messo in campo un progetto per favorire l’approdo dei giovani in ruoli operativi

Ecco Aua Futura, gli Agenti UnipolSai Associati preparano il ricambio generazionale
Sono state avviate lo scorso giugno le attività di Aua Futura, il progetto annunciato da Enzo Sivori in occasione della sua elezione alla presidenza di Aua nell’aprile scorso.

L’obiettivo di Aua Futura è quello di creare il futuro gruppo dirigente di Aua “attraverso un percorso di qualificazione, formazione e informazione”, si legge in una nota. 

Sono 25 i membri coinvolti in questo progetto: agenti Unipol iscritti ad Aua, alcuni dei quali hanno manifestato l'intenzione e il desiderio di misurarsi con questa nuova idea. Divisi in tre gruppi, ciascuno coordinato da un collega esperto, porteranno avanti attività separate e congiunte, sempre facendo riferimento al presidente Sivori.

Aua, spiega una nota, “si dimostra ancora una volta lungimirante e positivamente controcorrente”. L’associazione oggi “sceglie di impegnarsi nella preparazione di coloro che, un giorno, proseguiranno il lavoro di chi adesso si occupa di tutelare gli associati e supportarli nel percorso professionale”.

Questi giovani colleghi, che si possono quindi definire “rappresentanti nominati”, affiancano i “rappresentanti eletti”, svolgendo funzioni operative finalizzate al perseguimento degli obiettivi della piattaforma programmatica del mandato in corso.
“Aua dunque possiede oggi un'architettura, costruita dal presidente Sivori, che va oltre la dimensione strettamente statutaria”, sottolinea la nota.

COME STA ANDANDO IL PROGETTO

Gli incontri di Aua Futura svoltisi finora, hanno avuto lo scopo di fornire alcune informazioni basilari per l’attività stessa degli agenti. L’acquisizione dei fondamentali è imprescindibile, secondo il presidente Sivori, per chi intenda impegnarsi nella tutela dei colleghi. “Partendo dall'Accordo Nazionale Imprese-Agenti, vera e propria carta dei diritti e dei doveri che ciascun agente dovrebbe conoscere a fondo, passando per il Fondo pensione agenti e la Cassa previdenza agenti, avere piena contezza di tutti gli strumenti attualmente in essere – ha aggiunto Sivori – significa non solo essere in grado di gestire consapevolmente ogni fase del proprio percorso professionale e di supportare gli altri nel momento del bisogno, ma anche acquisire gradatamente la prospettiva necessaria a contribuire alla predisposizione di nuovi o ulteriori istituti o alla modifica degli esistenti”. 

Secondo il presidente di Aua, la chiave di tutto “è sempre la conoscenza, determinante per affrontare qualsiasi attività, che sia quella professionale o quella associativa, con la consapevolezza indispensabile soprattutto in un periodo in cui la professione è divenuta più complessa e in cui le questioni economiche, finanziarie e previdenziali assumono un carattere sempre più delicato. Serve conoscenza – ha sottolineato Sivori – anche per comprendere se e quando è necessario richiedere l'assistenza di chi possiede competenze giuridiche adeguate”.  Durante gli appuntamenti, inoltre, sono iniziati approfondimenti specifici sulla struttura, le funzioni e gli obiettivi di Aua.

FAR SCATTARE LA SCINTILLA DELL’IMPEGNO POLITICO

Le attività di Aua Futura hanno lo scopo, dunque, trasferire conoscenza e consapevolezza, con la speranza di riuscire a trasmettere anche, attraverso il racconto delle esperienze, la passione per la rappresentanza dei colleghi e per l'associazionismo, invertendo quella tendenza al disamoramento che ormai si rileva in tutti i contesti.

"Il massimo risultato del progetto Aua Futura – ha ammesso Sivori – sarebbe accendere in qualcuno la scintilla dell'impegno a favore della collettività; se vogliamo usare un termine forte, potremmo perfino chiamarla vocazione”. 

Aua Futura concretizza “la volontà di lasciare in eredità a chi domani ricoprirà un ruolo nell’associazione, e forse anche in un’organizzazione sindacale, in una continuità che non significa necessariamente condivisione di modalità operative, approcci relazionali o strategie politiche, che possono sempre cambiare, modificarsi, evolvere per adeguarsi ai tempi e ai momenti, ma è condivisione di valori fondanti, di capacità di visione prospettica e di apertura al futuro”, ha concluso Sivori.

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