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Il ministro Guidi striglia le assicurazioni

Stupisce e amareggia l'assenza di investitori istituzionali italiani nel processo di rilancio del Paese. Il titolare dello Sviluppo Economico ha annunciato una revisione del meccanismo fiscale Ace per spingere gli investimenti sul settore manifatturiero

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I mercati hanno ripreso ad avere fiducia nell'Italia, ma gli investitori istituzionali italiani ancora no. Un dato che stupisce e amareggia", secondo il ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, che sta parlando all'Assemblea nazionale di Confindustria. Secondo l'inquilino del dicastero è "arrivata l'ora anche per noi di condividere questo atteggiamento", ovvero la ritrovata fiducia dei Paesi e degli investitori esteri per l'Italia. 

"I capitali stranieri - ha detto - stanno prepotentemente tornando a investire, come dimostrano il successo delle quotazioni di aziende collegate al Made in Italy e le molteplici acquisizioni negli stessi settori compiute da imprese internazionali". Le imprese straniere, ha continuato Guidi "credono al cambiamento e in una stagione di riforme economiche e istituzionali", cosa che non fanno, secondo il ragionamento del ministro, le banche, il risparmio gestito, le assicurazioni e fondi pensione, che "mancano all'appello". Bisogna che gli investitori italiani "ci credano di più, tornando a investire nella struttura produttiva". 

A questo proposito, ha annunciato il ministro, il governo punta a potenziare il meccanismo fiscale Ace che premia con deduzioni gli investimenti, focalizzandolo anche sulle imprese manifatturiere. "Stiamo immaginando - ha concluso il ministro dello Sviluppo Economico - un potenziamento dell'Ace equilibrando il beneficio tra tipologie di imprese, oggi sbilanciato a favore delle imprese individuali e le società di persone, per sostenere di più i processi di patrimonializzazione nel manifatturiero".

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