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Cyber risk, perdite fino a 53 miliardi di dollari

Secondo i Lloyd’s, l’ammontare dei danni sarebbe in linea con quelli provocati dall’uragano Sandy

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Perdite fino a 53 miliardi di dollari. Praticamente, l’equivalente di una catastrofe naturale come l’uragano Sandy. È il costo economico che, secondo l’ultimo rapporto dei Lloyd’s, potrebbe avere un eventuale attacco cyber su larga scala. La pubblicazione, intitolata Calcolare i costi. La decodifica delle esposizioni cyber, punta a fornire una serie di “scenari realistici e credibili per agevolare la quantificazione delle aggregazioni dei rischi cyber”.
L’analisi, realizzata insieme a Cyence, include due scenari. Il primo prevede l’attacco a un fornitore di servizi cloud: stando al rapporto, le perdite andrebbero da un minimo di 4,6 miliardi di dollari in caso di grande evento, a un massimo di 53,1 miliardi in presenza di un evento estremo. Più sottile, ma comunque allarmante, la forbice delle possibili perdite nel secondo scenario, quello relativo a una serie di attacchi ad aziende vulnerabili: in questo caso, il danno economico del sinistro passa da un minimo di 9,7 miliardi di dollari a un massimo di 28,7 miliardi. L’analisi, precisa il rapporto, tiene conto delle sole spese dirette previste, tralasciando il possibile impatto di danni alla proprietà, lesioni fisiche e costi indiretti. 
A preoccupare è soprattutto il gap assicurativo, con livelli di copertura che si attestano soltanto al 7% delle perdite economiche nel secondo scenario. Elevato anche il rischio di un danno sistemico sull’intero settore assicurativo: in caso di eventi estremi, il loss ratio potrebbe aumentare persino del 250%.

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