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Attuari, dal ddl Concorrenza nessun risparmio di costi

Secondo i tecnici, alcune categorie di automobilisti rischiano di essere persino ingiustamente penalizzate

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Gli attuari intervengono nel dibattito sul ddl Concorrenza, oggi approvato alla Camera e che tornerà al Senato per la quarta lettura e l'approvazione (forse) definitiva. Alcune norme, sostengono gli attuari, "possono seriamente compromettere il rigoroso procedimento scientifico che porta alla determinazione delle tariffe Rc auto".

Secondo i tecnici, i costi per gli assicurati non sono destinati a scendere e alcune categorie di automobilisti rischiano di essere "ingiustamente penalizzate".  Il ddl prevede norme destinate a "modificare aprioristicamente i prezzi delle polizze, il cui effettivo impatto sulla riduzione dei costi (che nel ramo Rca sono costituiti essenzialmente dai risarcimenti a chi subisce danni da incidenti stradali) non è stato oggetto di alcuna valutazione". 

In sostanza, in i limiti imposti dal provvedimento alla libera determinazione delle tariffe non potranno comportare, in assenza di una riduzione dei costi, alcuna diminuzione del premio medio: "anzi - continuano gli attuari - il divieto di valorizzare correttamente questi fattori di rischio, che oggi consentono un'adeguata differenziazione dei prezzi, tecnicamente del tutto giustificata perché basata su inequivocabili evidenze statistiche, comporterà invece soltanto un livellamento delle tariffe, con ingiustificati aggravi per gli assicurati che per meriti soggettivi (non aver causato sinistri) e/o oggettivi (residenza in zone a bassa sinistrosità) oggi a pieno diritto stanno pagando i premi più bassi". 

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