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La truffa (scoperta) di Ilona Staller a Vittoria

L'ex pornostar è stata condannata a un anno di reclusione per tentata frode. Disse che, ferita alla mano, non aveva potuto lavorare per tre mesi

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Pornostar, deputata, imprenditrice, per certi versi tra le icone degli anni '80 in Italia, in un Paese che stava cambiando rapidamente, aprendosi e confondendo talvolta libertà e provocazione, contenuto e forma, Ilona Staller, negli anni d'oro conosciuta come Cicciolina, irrompe nelle cronache assicurative. 
E lo fa senza scandali, come è stata invece abituata a fare per buona parte della sua vita, ma passando dalle aule giudiziarie. 

Il tribunale di Roma l'ha condannata a un anno di reclusione per aver tentato una truffa ai danni di una compagnia assicurativa, precisamente Vittoria Assicurazioni. Si parla del novembre del 2011, quando la signora Staller, come riporta chi ha ricostruito la vicenda, si presentò al pronto soccorso dell'ospedale Villa San Pietro a Roma con una ferita alla mano, provocata, disse lei, dal morso di un cane. 

Tre mesi dopo, Cicciolina chiese un risarcimento a Vittoria presentando un certificato medico di inabilità al lavoro per tre mesi. La compagnia ha però subito scoperto che il certificato era stato firmato da Giancarlo Strani, condannato a sei mesi per esercizio abusivo della professione, il cui nome non figura tra gli iscritti all'Ordine dei medici. 
Il giudice monocratico ha dato ragione alla compagnia, anche se l'ex pornostar ha sostenuto di essere stata ingannata a sua volta dal finto dottore, e abbia quindi negato di aver ideato una truffa ai danni della compagnia.

In foto: Ilona Staller e Marco Pannella, nel 1987

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