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Smascherate due truffe alle compagnie, in Sicilia e Campania

Undici arresti a Taormina, e altrettante misure cautelari a Nocera Inferiore: in entrambi i casi i reati sono di associazione a delinquere

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Ancora una volta la Sicilia e la Campania tornano tristemente alla ribalta per due casi di truffe ai danni di compagnie assicurative, legate a finti incidenti stradali.

La Guardia di finanza di Taormina (Messina) ha arrestato questa mattina undici persone: associazione a delinquere finalizzata alla truffa, corruzione e falso le accuse contestate a vario titolo. In carcere sono stati trasferiti un uomo di 53 anni, di Giardini Naxos, e un cinquantaseienne di Giarre (Catania), accusati di essere gli organizzatori del raggiro; tra gli altri nove indagati sottoposti ai domiciliari c'è un medico dell'ospedale di Taormina, mentre altre cinquanta persone sono indagate a piede libero. I finanzieri hanno eseguito il sequestro preventivo di 11 immobili, 18 auto e di alcuni rapporti bancari. L'indagine, che le Fiamme gialle hanno chiamato First aid", ha riguardato indennizzi ottenuti illecitamente per falsi incidenti stradali con lesioni alle persone. Un centinaio gli incidenti sospetti al vaglio dei finanzieri in circa un anno di indagine. Le truffe, secondo quanto accertato dai Finanzieri, funzionavano sempre nello stesso modo: si concordava l'incidente che doveva avvenire nei giorni in cui il medico, ora arrestato, era di turno al pronto soccorso dell'ospedale di Taormina, per rilasciare così referti, secondo l'accusa falsi, in cambio di un compenso di 200 euro l'uno, come emerso da alcune intercettazioni. C'erano poi persone che facevano da testimoni dei sinistri creati ad arte.

L'altro caso emerso oggi riguarda la Campania, dove tre persone sono state arrestate e altre otto raggiunte da misure cautelari adottate dal gip del tribunale di Nocera Inferiore (Salerno), anche in questo caso con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata alle truffe ai danni di compagnie assicurative. I carabinieri del reparto territoriale della città campana hanno eseguito all'alba tre ordinanze di custodia cautelare ai domiciliari, un obbligo di dimora, tre divieti di esercitare la professione forense e quattro obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria nei comuni dell'agro Sarnese Nocerino di Pagani, Sarno, Angri, San Marzano sul Sarno e Nocera Inferiore. Nell'inchiesta sono indagate altre 140 persone. Monitorando le attività di uno degli indagati, gli investigatori hanno scoperto una sessantina di falsi incidenti con rimborsi per 250 mila euro, nei quali l'indagato era vittima o responsabile. Da qui sono partire le verifiche su altri casi che hanno portato a scoprire il coinvolgimenti anche di tre avvocati del foro di Nocera Inferiore per i quali è scattato il divieto di esercitare la professione.

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