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Relazione Ania: le assicurazioni sostengono il Paese

La presidente Farina tira le fila di un anno in crescita

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“Lo stato di salute del settore assicurativo è molto buono”. A dirlo, Maria Bianca Farina, presidente Ania, nel corso della Relazione annuale, illustrata stamane, a Roma, alla presenza del comparto e delle istituzioni.

Il settore si è sviluppato tre volte di più dell’economia italiana: alla metà degli anni ottanta, i premi raccolti erano pari al 2,5% del Pil, nel 2015 hanno raggiunto il 9%, per un totale di 150 miliardi di euro (+2,6% rispetto al 2014). Soprattutto grazie al ramo vita: il 14% degli attivi finanziari delle famiglie italiane risulta investito in queste polizze, per un totale di oltre 115 miliardi di euro (+4%). Sul fronte rc auto, il 2015 ha visto un ulteriore calo dei prezzi (-6,5%), che ha fatto risparmiare agli italiani un miliardo di euro.

Il patrimonio netto ammonta a 66 miliardi e l’indice di solvibilità è pari a 1,5 nell’assicurazione vita e a 2,8 nei rami danni. Le riserve tecniche sono il 40% del Pil.

Infine, le imprese assicuratrici detengono investimenti per quasi 700 miliardi (il 42% del Pil). “Risulta evidente - ha affermato Farina - che il settore rappresenta un asset centrale del sistema Italia” evidenziando l'intenzione del comparto di essere tra i principali attori della trasformazione e della crescita del Paese.

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