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Coface declassa il Brasile

Prevista una crescita più debole del pil per il 2014

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Coface declassa da A3 ad A4 l'economia brasiliana, che non avrebbe beneficiato della congiuntura favorevole per attuare le riforme necessarie come la modernizzazione delle infrastrutture e il miglioramento del contesto imprenditoriale. In termini di efficienza di mercato, spiega Coface, il Paese risulta debole, nonostante il potenziale di mercato come ampiezza. Le infrastrutture risentono di maggiori lacune e i margini delle imprese industriali sono sotto pressione soprattutto a causa dei costi elevati dei trasporti, degli stipendi e dell'energia". Coface prevede un rallentamento significativo della crescita del pil nel 2014 (+1,3% nel 2014, dopo un +2,5% nel 2013) a seguito del calo dei consumi delle famiglie e degli investimenti e di una bilancia commerciale sfavorevole.

In Brasile il livello di investimento resta estremamente basso: nel 2013 rappresentava solamente il 18,4% del pil. Il 2014, secondo l'analisi di Coface, sarà caratterizzato da un'attività debole e da un'inflazione elevata. "A causa della Coppa del Mondo e delle elezioni presidenziali, il calendario economico brasiliano sarà più breve quest'anno. Il Mondiale porterà benefici solo ad alcuni settori di attività specifici, quali turismo, ristorazione e tessile. In più, alcuni settori industriali e del terziario saranno costretti ad interrompere la propria attività durante questo periodo poiché le infrastrutture di trasporto non sono preparate ad assorbire un volume così grande di viaggiatori". Il prossimo governo dovrà mettere in atto delle misure restrittive se vuole tenere sotto controllo l'inflazione. "Prevediamo per il 2014 - spiega Patricia Krause, economista di Coface per l'America Latina - una crescita più debole in termini di pil nella migliore delle ipotesi 1,3%. Il Brasile ha già iniziato il 2014 con declassamento da parte di alcune agenzie di rating. A marzo 2014, Coface ha a sua volta riclassificato il Brasile da A3 ad A4. L'aumento del rischio è giustificato dal deterioramento degli indicatori economici ufficiali, dalla riduzione degli investimenti, dall'elevata inflazione e dalla mancanza di dinamismo dell'economia".

Le previsioni di Coface per il 2015 mostrano ancora un tasso di crescita debole del pil e un'accelerazione dell'inflazione. Ciononostante, l'assicuratore dei crediti ritiene che il 2015 sarà un anno di cambiamenti per il Brasile, con un incremento dei prezzi amministravi mantenuti fino a quel momento artificialmente bassi. Se questo cambiamento influirà negativamente sull'attività a breve termine, dovrebbe però consentire agli investitori di ritrovare la fiducia e così, a breve termine, far aumentare il pil.

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