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Rc auto, nel 2015 calano la raccolta e i listini

È ciò che emerge dall'Osservatorio auto Aiba 2016. La fase di incertezza è destinata a perdurare: possibili nuovi rincari delle tariffe quest'anno

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Il trend in discesa del mercato automotive si è arrestato: nel 2015 le vendite di vetture nuove sono salite del 15,7%. Ciò ha permesso di arginare parzialmente la diminuzione della raccolta premi Rc auto, che lo scorso anno ha visto ancora un calo: -6,2% (14,2 miliardi di euro). Questi alcuni dei dati emersi dall’Osservatorio auto Aiba 2016, illustrati nel corso della presentazione a Milano da Carlo Marietti Andreani (presidente di Aiba), Danilo Ariagno (presidente del comitato tecnico scientifico dell’associazione) e da Antonia Boccadoro (segretario generale).
I dati dell’Osservatorio mostrano anche una diminuzione dei listini, che risentono fortemente delle politiche di sconto che le compagnie mettono a disposizione degli intermediari. I prezzi sono diminuiti in media del 3,5%: tre le città che più ne hanno beneficiato, figurano Bari (-6,1%), Reggio Calabria (-5,3%) e Napoli (-5,2%). Tuttavia, l’Aiba sottolinea come nel secondo semestre dello scorso anno siano emersi i primi segnali di un cambiamento, che preannuncerebbero “un periodo di incertezza” dovuto alla dinamica instabile che vede alcune compagnie rialzare i listini e altre abbassarli.
L’Osservatorio ha preso in esame anche l’andamento della raccolta Cvt, cioè delle garanzie auto sui rischi diversi (furto, incendio, atti vandalici, eventi atmosferici etc.). Il 2015 è stato il primo anno dal 2007 in cui si è registrata una crescita (1,67%, corrispondente a 2,42 miliardi).
Il prezzo del petrolio ai minimi ha spinto un aumento dei consumi, facendo incrementare la percorrenza media e, con essa, la frequenza dei sinistri (+2,4%), dopo che per sei anni era diminuita. Anche il costo medio dei sinistri è segnalato in crescita (+0,9%), portandosi a 4574 euro. Ciò non poteva che impattare sulla redditività dell’intero ramo Rc auto, che vede peggiorare il combined ratio (salito a 96,4 punti dai 90.5 punti del 2014).

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