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Rc auto, il governo ci riprova

Con il ddl Concorrenza, l'esecutivo torna a occuparsi di assicurazioni: dall'auto, all'Rc professionali, alla previdenza

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È ripartita la marcia sull’Rc auto. Nel ddl Concorrenza sono stati riproposti i grandi classici degli interventi sull’Rc auto: sconti automatici, più o meno obbligatori, incentivi all’uso della scatola nera e il risarcimento in forma specifica presso le carrozzerie convenzionate.  Ma il governo non si è fermato alla polizza obbligatoria, ed è intervenuto anche sulla normativa dei fondi pensione e sulla Rc professionale. 

Il ddl coinvolge ovviamente anche gli intermediari, per i quali il legislatore prevede l’abolizione del celebre confronto dei tre preventivi, una delle prime norme contenute nei decreti del governo Monti, ma mai realmente applicata. Ora l’agente, il broker, ma anche l’impiegato in banca, dovrà comunque procedere a un confronto di polizze (il contratto base al momento scomparso), ma attraverso il preventivatore di Ivass e senza rilasciare alcuna documentazione. 

I commenti dei soggetti coinvolti, più o meno lateralmente dal pacchetto licenziato venerdì dal Consiglio dei ministri, non hanno apprezzato le nuove norme, giudicandole o ininfluenti o addirittura dannose per il consumatore. Sul piede di guerra, i carrozzieri che vedono nel risarcimento in forma specifica un pericolo per la sopravvivenza di chi non è convenzionato.  

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