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Isvap vieta a City Insurance di stipulare nuovi contratti in Italia

In dubbio la solvibilità e la solidità patrimoniale della società romena

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Secondo quanto previsto dall'articolo 193 del codice delle assicurazioni, Isvap vieta alla Societatea de Asigurare Reasigurare City Insurance la possibilità di assumere nuovi affari in Italia. Il provvedimento è arrivato oggi dopo un anno di istruttoria in cui l'autorità di vigilanza ha accertato, si legge in una nota, l'esistenza di un'articolazione operativa della compagnia tale da configurare una governance solo formale in Romania ed una governance sostanziale della società, stabilmente insediata in Italia, ed attuata attraverso l'attività di alcuni intermediari".

La circostanza su cui Isvap ha indagato e rispetto ala quale ha interpellato, senza successo, l'Isc (autorità di vigilanza romena) riguarda il fatto che City Insurance ha raccolto affari, quasi esclusivamente in Italia - nel campo delle garanzie fideiussorie e delle garanzie di responsabilità civile generale a favore di enti pubblici territoriali e Asl - caratterizzati da elevati importi assicurati che, qualora la società non riuscisse ad onorare, ricadrebbero sull'amministrazione pubblica.

In base al principio dell'home country control, spettava all'Isc adottare eventuali misure di vigilanza legate a problemi di natura patrimoniale o per mancanza di copertura delle riserve tecniche o del margine di solvibilità, ma in mancanza di provvedimenti in tal senso, l'Isvap ha ritenuto "necessaria ed indifferibile l'adozione di un intervento d'urgenza al fine d'impedire che siano compromessi gli interessi degli assicurati italiani".

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