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Fonsai-Unipol, Adusbef lancia una class action

Dopo gli esposti alle Procure, nuova azione contro le compagnie per tutelare i piccoli azionisti

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Un gravissimo ed irreparabile danno agli azionisti di minoranza" questo è per Adusbef la Grande Unipol. L'Associazione nata per difendere gli utenti dei servizi bancari e finanziari punta il dito contro la gestione del riassetto di Fondiaria-Sai ad opera della compagnia bolognese e oltre ad ipotizzare i reati di aggiotaggio, falso in bilancio e ostacolo all'attività di controllo, invita gli investitori che abbiano subito danni a farsi avanti per tutelare i propri diritti.
Dopo aver presentato un esposto a inizio anno, e integrazioni nei mesi successivi, alle due Procure competenti (Milano e Torino), Adusbef ha infatti annunciato la volontà di intentare una class action per valutare gli illeciti societari ed i conseguenti risarcimenti non escludendo di costituirsi parte civile.

Tra le irregolarità ribadite dall'associazione - oltre alle questioni relative allo stato di salute, la consistenza patrimoniale, l'adeguatezza delle riserve tecniche di Unipol - le modalità "dell'acquisizione dei bilanci infragruppo degli ultimi tre anni". Secondo l'associazione la compagnia delle coop "strapaga l'azionista Ligresti in Premafin, ricapitalizza la holding per metterla in condizione di seguire l'aumento di capitale della controllata Fonsai e infine vara la fusione a quattro". E ancora Adusbef parla di "concessione di crediti allegri di Unicredit", "saccheggio sistematico societario per finanziare i rampolli dei Ligresti" e "omessa vigilanza di Isvap e Consob". Insomma "tanti furbetti" che hanno prodotto gravissimi danni ai soci minori e "distratte autorità che hanno chiuso tutte e due gli occhi per consentire un furto con destrezza, una vera e propria rapina a danno di piccoli azionisti ed assicurati".

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