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Wef, preoccupano i rischi sociali ed economici

Secondo l’ultima indagine condotta in collaborazione con Zurich e Marsh McLennan, la recessione rimane la minaccia maggiormente percepita dai manager d’impresa del G20

Wef, preoccupano i rischi sociali ed economici
I rischi sociali ed economici restano la preoccupazione principale per i manager d’impresa del G20. Secondo l’ultima edizione dell’Executive Opinion Survey, realizzata da World Economic Forum in collaborazione con Zurich e Marsh McLennan, la prospettiva di una recessione economica rimane il rischio più percepito dai business leader delle principali economie al mondo.

Seguono quindi la carenza di servizi pubblici di assistenza e protezione, la disoccupazione e la mancanza di opportunità economiche, infine il possibile rialzo dell’inflazione. “L’indagine di quest’anno è chiara: ambiti cruciali come pensioni e sanità pubblica non sono più solo questioni governative, ma priorità da affrontare anche nei consigli di amministrazione”, ha commentato Alison Martin, ceo Emea & bank distribution di Zurich. “Preoccupa il fatto che oggi in Europa ci siano meno di tre adulti in età lavorativa per ogni pensionato e che oltre un terzo dei cittadini dell’UE – ha proseguito – non stia risparmiando abbastanza per la pensione”.

Nella top 5 dei rischi maggiormente percepiti dalle imprese trovano spazio anche la misinformazione e la disinformazione, che scalzano dal quinto posto della graduatoria gli eventi meteorologici estremi: è la prima volta che le minacce tecnologiche legate al fenomeno dell'informazione si piazzano nella classifica della ricerca.

Nel dettaglio, come illustra una nota stampa, “ciò riflette il timore che i progressi dell’intelligenza artificiale stiano alimentando una guerra dell’informazione in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche, influenzando elezioni e mercati globali e mettendo a rischio infrastrutture critiche e sicurezza informatica”.

“La proliferazione di misinformazione e disinformazione, alimentata dall’ascesa dell’intelligenza artificiale, sta ampliando la scala e la portata delle attività dei cyber criminali”, ha osservato Andrew George, president di Marsh Specialty. “Di conseguenza, le sfide poste dalla rapida adozione dell’intelligenza artificiale e le minacce cyber ad essa associate – ha aggiunto – sono oggi in cima alle agende dei consigli di amministrazione”.

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