Alberto Nagel si è dimesso dalla guida di Mediobanca
Dopo l’opas di Mps, come prevedibile, l’ad ha lasciato l’incarico dopo 22 anni al timone di Piazzetta Cuccia
18/09/2025
È la fine di un’era. Dopo l’opas di Mps, come ampiamente prevedibile, Alberto Nagel ha lasciato l’incarico di amministratore delegato di Mediobanca. La scelta, formalizzata nel corso del cda che si è tenuto questa mattina negli uffici di piazzetta Cuccia a Milano, era stata anticipata da una lettera ai dipendenti della banca.
Nella missiva, Nagel ha ripercorso i 22 anni alla guida dell’istituto milanese. Viene citata una prima fase, dal 2004 al 2015, “incentrata sulla definizione di una nuova visione di banca che desse maggior rilievo e profondità all’attività di corporate & investment banking e di consumer finance, liberando capitale investito in partecipazioni di minoranza quotate”.
Nella seconda fase, che va dal 2015 per arrivare a oggi, c'è stata “la nascita e la forte crescita dell’attività di wealth management ed un’espansione, sia organica che con acquisizioni, di corporate & investment banking e di consumer banking”, ha affermato l'ad dimissionario.
Rivolgendosi ai dipendenti, Nagel ha scritto che per loro sono attese “nuove sfide che, ne sono certo, sarete pronti a superare stando uniti e preservando quella cultura e diversità che vi rendono unici. Così come sono certo che la nuova proprietà della banca non potrà prescindere dal valorizzare il vostro non comune patrimonio di professionalità”.
La lettera si conclude con una citazione di Orazio: “Graecia capta ferum victorem cepit” (la Grecia conquistata [dai Romani], conquistò il selvaggio vincitore), per sottolineare che Roma conquistò la Grecia con le armi, ma questa, con le sue lettere e arti, riuscì a incivilire il feroce conquistatore, rozzo e incolto.
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