Liverani (Ania), quale ruolo per le assicurazioni in Europa
Intervenuto durante la conferenza internazionale di Insurance Europe, il presidente ha ribadito la necessità di “decisioni cruciali” per sfruttare il potenziale di investimento delle compagnie

Serviranno “parità di condizioni, un quadro normativo stabile, prevedibile e favorevole, e un ambiente che davvero ricompensi gli impegni di lungo termine” per sprigionare il potenziale di investimento delle compagnie assicurative e sostenere così lo sforzo di trasformazione e innovazione dell’Unione Europea. Serviranno insomma, secondo Giovanni Liverani, “una serie di decisioni cruciali”.
Intervenuto oggi in occasione della conferenza internazionale di Insurance Europe a Bruxelles, il presidente dell’Ania ha evidenziato in apertura il momento di profonda trasformazione che sta attraversando l’Unione Europea. In questo contesto, caratterizzato da tensioni geopolitiche e guerre commerciali, “l’Europa dovrà trarre forza da se stessa”. E dovrà quindi, ha proseguito, trovare le energie necessarie per colmare il gap di competitività che il vecchio continente mostra nei confronti delle principali potenze mondiali (a cominciare dagli Stati Uniti) e favorire “una mobilitazione coraggiosa di capitale pubblico e privato per sostenere la crescita, l’occupazione e l’autonomia strategica”.
Di fronte a un simile scenario, le assicurazioni possono ricoprire quello che Liverani ha definito “un ruolo veramente decisivo”. Il presidente dell’Ania ha ricordato che già oggi le imprese europee gestiscono quasi “10mila miliardi di euro in asset, rendendo l’assicurazione uno dei principali investitori istituzionali d’Europa”. Tuttavia, come detto, servirà uno sforzo in più per sfruttare tutta questa capacità.
Liverani, nel dettaglio, ha individuato cinque punti: promuovere attivamente i risparmi di lungo termine, garantire parità di condizioni con gli altri operatori finanziari, semplificare il quadro regolamentare, mantenere le misure di secondo livello della revisione di Solvency II in linea con lo spirito dell’accordo politico raggiunto lo scorso anno e, infine, rafforzare le forme di partenariato fra pubblico e privato.
“Il successo dell’unione del risparmio e degli investimenti e, in termini più ampi, della trasformazione dell’Europa fa affidamento sul contributo attivo del settore assicurativo”, ha concluso Liverani.
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