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Osservatorio UniSalute, per gli italiani il cibo è una gioia

A preoccupare gli intervistati il colesterolo in eccesso e i problemi circolatori. Scettici sui regimi alimentari alternativi, non rinuncerebbero mai alla pasta

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Per metà degli italiani il cibo è sinonimo di gioia. La pensa così quasi la metà degli italiani (46%) secondo quanto emerge dall'ultima ricerca dell'Osservatorio Sanità UniSalute, focalizzata su gli italiani e l'alimentazione. Il 23% degli italiani associa invece il cibo allo star bene", mentre un italiano su cinque (22%) considera il cibo una semplice necessità. Da notare come il semplice aspetto nutritivo del cibo sia sentito maggiormente al Sud (37%) che al Nord (15%). Il 53% del campione non rinuncerebbe mai alla pasta e, in linea con quanto prevede la dieta mediterranea, un italiano su tre (33%) non può fare a meno delle verdure, così come il 30% non si priverebbe mai alla frutta.

Sembra emergere dunque uno stile di alimentazione equilibrato, anche se il 15% non riesce a fare a meno dei tipici condimenti, primo tra tutti il sale: un aspetto da tenere sotto controllo se non si vuole favorire il comparire di malattie, quelle cardiovascolari in particolare. In Italia si stima che siano 12 milioni i cittadini con livelli di colesterolo elevato (circa uno su cinque).
Secondo l'Osservatorio UniSalute, quando si chiede agli italiani quale sia la più grande paura legata alla salute e al possibile comparire di malattie, uno su quattro (24%) teme i problemi di circolazione e l'infarto mentre l'11% teme il colesterolo elevato nel sangue. Ma la più grande paura degli italiani (47%) è legata ai tumori: anche sotto questo versante una alimentazione equilibrata può aiutare a prevenire la comparsa di alcune tipologie.

Rispetto ai regimi alimentari diversi da quello tradizionale, un italiano su quattro (26%) crede siano salutari, il 16% ha pensato di provarle, il 28% crede che regimi come veganismo, vegetarianismo e cibo macrobiotico siano solo delle mode, mentre il 20% crede portino più danni che benefici e non li adotterebbe mai.

L'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) afferma che circa l'80% delle patologie cardiovascolari e del diabete, e almeno il 40% dei tumori possono essere prevenuti cambiando gli stili di vita.

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