Tim, polizze anche nello statuto

Il business assicurativo potrebbe presto fare il suo ingresso nello statuto di Tim. Secondo un’indiscrezione della Reuters, il colosso italiano delle telecomunicazioni starebbe infatti valutando di inserire nel proprio oggetto sociale anche le attività nel settore delle assicurazioni, dei pagamenti digitali e dell’energia.

La decisione arriva alla luce della vendita della rete di Tim a KKR, mossa che avrebbe spinto la società a estendere le proprie attività oltre il tradizionale perimetro delle telecomunicazioni, della telefonia e della connettività per offrire nuovi servizi alla clientela e, in questo modo, incrementare le fonti di ricavo.

La svolta sarebbe inoltre legata alla salita di Poste Italiane nella compagine azionaria di Tim. Il gruppo guidato da Matteo Del Fante, attivo come noto anche nei settori delle assicurazioni, dei pagamenti digitali e dell’energia, ha annunciato a fine marzo la definizione di accordo per rilevare da Vivendi il 15% delle azioni ordinarie di Tim: al perfezionamento dell’operazione, atteso entro il primo semestre del 2025, Poste Italiane diventerà il primo azionista di Tim con una partecipazione del 24,81%, scalzando proprio Vivendi.

La scorsa settimana Tim e Poste hanno annunciato di avere allo studio una serie di partnership nei servizi in cui le due società sono attive. Il gruppo di telecomunicazioni opera attualmente nel mercato assicurativo come intermediario con il brand Tim myBroker.

Il possibile ingresso delle polizze nell’oggetto sociale di Tim, sempre secondo l’indiscrezione della Reuters, dovrebbe finire sul tavolo del consiglio di amministrazione convocato per il prossimo 23 maggio. Una volta approvata, la decisione dovrà poi per legge essere presentata all’assemblea degli azionisti, attualmente in programma per il 24 giugno.