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Fondi di debito per il rilancio delle Pmi

Se n'è parlato a Roma in un seminario di Assoprevidenza e Febaf

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Il Fondo di debito come nuovo protagonista del mercato finanziario italiano è stato il tema al centro di un seminario organizzato da Assoprevidenza e FeBaf, svoltosi ieri a Roma. I tempi sono ormai maturi per ragionare sulle potenzialità di un veicolo finanziario largamente utilizzato dalle principali economie occidentali - ha spiegato in apertura il presidente di Assoprevidenza, Sergio Corbello (nella foto) - e rimasto finora ai margini in Italia: il fondo di debito o credit fund. Le aziende con prospettive di crescita devono prendere confidenza con le forme alternative di approvvigionamento, mentre gli investitori istituzionali, grazie a questo strumento, più simile a un private equity che a un fondo di investimento, potranno valutare e premiare le innumerevoli eccellenze della piccola imprenditoria italiana".
Per Fondo di debito si intende quello strumento di risparmio gestito che raccoglie capitali da investitori istituzionali, come le forme previdenziali, per erogare finanziamenti alle imprese, complementari al credito bancario. Si tratta di finanziamenti che possono prendere la forma di sottoscrizione di titoli di debito (bond, project bond, "mini-bond" e cambiali finanziarie). I mini-bond lanciati lo scorso anno dal decreto Crescita per consentire alle Pmi non quotate di far fronte al credit crunch, rappresentano un'opportunità tutta da cogliere. Tuttavia, emettere mini-bond e non trovare compratori è un rischio che le Pmi italiane non possono permettersi di questi tempi. Da parte loro, i soggetti istituzionali come i fondi pensione, le casse professionali e le assicurazioni non hanno in portafoglio il nuovo debito delle Pmi. Finora è mancato un veicolo adeguato a convogliare parte del patrimonio gestito in favore delle Pmi, in grado di offrire stabilità e ritorni positivi ai portafogli delle forme previdenziali: i fondi di debito vanno a colmare questa lacuna. Serve quindi un impulso perché i fondi di debito possano svolgere un ruolo anche parzialmente sostitutivo alle banche, nell'approvvigionamento di credito per le Pmi.
Per Sergio Corbello, il nuovo regolamento che sostituirà il decreto ministeriale 703/96 che regola i limiti agli investimenti e i conflitti d'interesse per i fondi pensione conterrà una revisione delle modalità d'investimento di casse previdenziali e fondi pensione. "L'auspicio - spiega - è che il legislatore accordi ampie opportunità a questa asset class, per consentire alle forme di previdenza complementare un più ampio spettro di investimenti in grado di produrre ricadute economiche positive sul sistema delle Pmi, mantenendo e sottolineando l'obbligo di sicurezza degli investimenti previdenziali imprescindibili da ogni scelta".

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